Inserita in Cronaca il 21/11/2013
da Marina Angelo
Non era un semplice bar, ciao Enzo
A terra c’erano ancora i sampietrini e il motorino si poteva parcheggiare proprio davanti al bar che Enzo Di Francesco, trapanese di origini ma valdericino di adozione, aveva inaugurato nella piazza del paese tanti anni fa.
Un’istituzione per tutte le generazioni che a Valderice ci sono nate e cresciute. E per quelle che sono andate via e che, al ritorno dalle vacanze, salutavano gli amici con un “ci vediamo da Enzo”.
Molti di questi ieri avranno delegato una preghiera per l’ultimo saluto all’amico che da sempre trovavano non solo dietro al bancone di quella capannina di legno, semplice come lui anche nell’organizzazione, ma presente come amico o confidente, pronto ad ascoltare o consigliare, complice nello scherzo, compagno di scampagnate o giocate a carte nel periodo natalizio.
Il ritornello noto a molti sembrava essere quello del “paese dove non succede nulla” e “dove non c’è niente da fare”, ciò nonostante Enzo e il suo bar sono stati il rifugio di e per molti, giovani, giovanissimi, grandi, adulti e vecchi che trovavano lì, tra un caffè e quattro chiacchiere, il modo per far passare quel tempo che sembrava non passare mai.
Non esistevano ancora i telefonini e le mamme sapevano di poterci trovare lì, a “casa” di Enzo dove il jukebox, le freccette, tetris, facevano scorrere i pomeriggi veloci mangiando patatine e bevendo qualche birra mentre si aspettava il fischio d´inizio sotto il grande schermo dei mondiali ´90.
Non lo sapevamo ancora ma il tempo correva “come i migliori anni della nostra vita”, quelli trascorsi con Enzo e con le sue passioni: Renato Zero e l’Inter in testa.
E sapevamo ancora meno, adesso, che Enzo era malato e che quella malattia ce lo stava portando via troppo rapidamente. Enzo se n’è andato come un fulmine lasciando tutti senza parole. Quelle che adesso non servono perch´ per essere ricordati come grandi uomini bisogna scrivere la storia dei piccoli in maniera semplice e senza grandi sfarzi, come ha fatto Enzo. Nella quotidianità. Dietro e non davanti la luce dei riflettori.
L’ultimo saluto ad Enzo è stato celebrato ieri alla chiesa Cristo Re di Valderice, mentre don Tony non riusciva a trattenere le lacrime davanti ad una chiesa gremita di gente. Parole d’affetto e testimonianza di bontà che il parroco della città di Valderice ha voluto donare alla famiglia e agli amici che, in spalla, hanno accompagnato Enzo a salutare per l’ultima volta il suo amato bar mentre le lacrime si confondevano con la pioggia.
M.A.
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Commenti |
22/11/2013 - ho solo due parole da dire ´sei grande´ :´( (massimo) |
22/11/2013 - Gran bravo ragazzo, umile e gentile, pronto ad aiutare e a sorridere a tutti...Tanti ricordi del passato in quel Bar ed una profonda tristezza nell´apprendere a distanza questa notizia. Un uomo che ha sempre sofferto la sua solitudine ma che ha sempre donato una mano ed un consiglio senza tirarsi mai indietro. Lo ricorderò sempre nelle mie preghiere! ...Che possa finalmente trovare lassù l´Amore e la serenità interiore che qui gli avevano rubato! Addio Enzo :( (Cinzia Benenato) |
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