Inserita in Un caffè con... il 24/05/2018
da Direttore
Leoluca Orlando torna ad attaccare "un sistema confindustriale che in Sicilia ha preteso per diversi anni di avere il volto della legalità ma ha mostrato l´agire dell´illegalità
"È noto e non è mistero che fino al 2010, da rappresentante delle Istituzioni a vario livello, è capitato di avere contatti con i vertici di Sicindustria. È normale che di fronte a prese di posizione pubbliche di quegli anni che apparivano o lasciavano immaginare una scelta netta contro la mafia e la corruzione, da politico e rappresentante istituzionale abbia espresso il mio apprezzamento."
Nel rendere pubblico l´atto di citazione con cui Sicindustria ha chiesto a gennaio di quest´anno un milione di euro per diffamazione, Leoluca Orlando torna ad attaccare "un sistema confindustriale che in Sicilia ha preteso per diversi anni di avere il volto della legalità ma ha mostrato l´agire dell´illegalità, come da me più volte affermato ed anche segnalato in sedi e ad istituzioni aventi anche poteri e funzioni giudiziarie."
Orlando prosegue ricordando che "è altrettanto noto, e ribadito dagli stessi vertici di Sicindustria che per questo mi accusano di un presunto danno d´immagine, che dal 2010, quando a parole e prese di posizione seguivano comportamenti e fatti in direzione diametralmente opposta, ho rotto qualsiasi contatto con quell´associazione, criticandone apertamente e chiaramente l´ambiguità e il pericoloso ruolo svolto rispetto alla politica e ai governi regionali. Mentre spetterà alla Magistratura proseguire il proprio lavoro di indagine e sanzione di comportamenti illeciti, quale sia il rapporto fra me e Sicindustria è certificato appunto nella citazione nella quale sono proprio loro a ricostruire le mie prese di posizione pubbliche. Tutto il resto - conclude Orlando - comprese le parole degli indagati rilasciate per creare cortine fumogene, è del tutto irrilevante."
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