Inserita in Politica il 30/04/2018
da Direttore
Nel Partito Democratico ericino si eludano le più elementari regole di democrazia
Con grande rammarico e preoccupazione, ancora una volta, mi tocca rilevare come nel
Partito Democratico ericino si eludano le più elementari regole di democrazia.
Avendo appreso quasi per caso della direzione comunale convocata per il 2 maggio, rispetto alla quale non ho ricevuto alcuna convocazione, ho provato ad avviare fin da subito e con senso di responsabilità delle interlocuzioni al fine di evitare che per l’ennesima volta si procedesse in modo avventato, interlocuzioni per le quali ringrazio chi si è interessato per arrivare ad un finale diverso, tuttavia ad oggi registro la chiusura di qualsiasi dialogo.
Risulta imbarazzante che tale riunione sia addirittura aperta agli ex candidati non iscritti che hanno dato un contributo alle scorse elezioni e che volontariamente si escludano invece dirigenti di questo partito, che hanno contributo non solo alle elezioni, ma anche alla crescita del partito democratico e che si ponga il veto perfino sulla presenza del Segretario provinciale, peraltro unico titolato a poter convocare gli organismi di un circolo ormai senza guida, come se ad Erice ci fosse un altro Pd.
Invero, anche il passato ho avuto modo di rilevare le violazioni palesi delle regole democratiche e la gestione più da lista civica che da Partito e tutto ciò mi è costato l’allontanamento dalla segreteria comunale.
Nonostante ciò, pochi giorni fa, avevo comunque ringraziato il Segretario Simonte per le sue tardive dimissioni, essendo incompatibile da giugno, evitando di alimentare ulteriori polemiche e confidando nel senso di responsabilità di tutti avevo chiesto di avviare insieme al Segretario provinciale un percorso che portasse ad una reggenza congiunta (seppur non prevista da statuto, ma prassi utilizzata quando c’è l’accordo di tutti) che potesse accompagnare il Partito al prossimo congresso lavorando insieme, mettendo in primo piano la sua crescita e l’unità del Pd.
Ancora una volta qualcuno preferisce guardare al proprio destino personale e non a quello di una comunità politica che vive un momento difficile e che ha bisogno di essere rilanciata con il contributo di tutti.
La politica non può essere contrapposizione continua, deve essere tessitura di rapporti e compromesso, soprattutto in un momento importante e delicato come quello della tornata elettorale che si avvicina e che dovrebbe portare tutti con senso di responsabilità a lavorare per i candidati del Pd.
Con rammarico registro l’ennesimo atto di irresponsabilità politica, da parte di chi convoca una riunione pur non avendone titolo e pretende di stabilire chi può e chi non può partecipare, consiglierei prima di assumere arbitrariamente ruoli che non si hanno di dare una lettura allo Statuto del Pd, sarebbe un buon modo per iniziare un percorso di formazione politica che è sicuramente necessario ed urgente per alcuni, visti anche gli ultimi accadimenti, perché non ci si improvvisa dirigenti di partito, quando non si ha la capacità di cogliere la delicatezza del momento elettorale e si rischia di provocare solo danni su danni pregiudicando ricuciture dettate dal buon senso che potrebbero favorire buoni risultati elettorali.
Questa è la conferma di una gestione padronale del PD ericino, che non favorisce certamente quel clima di condivisione ed entusiasmo che ci dovrebbe essere all’interno della nostra comunità politica a meno di due mesi dalle amministrative.
Per questo chiedo l’intervento urgente degli organismi competenti, al fine di valutare il commissariamento di un circolo, che non può affrontare la prossima e imminente tornata congressuale in queste condizioni, dove pochi provano in modo grossolano a gestire il pd escludendo un’area importante di questo partito, che ci tengo a sottolineare ha dato un contribuito essenziale per l’elezione del Sindaco di Erice e successivamente non è più stata coinvolta in nessuna scelta politica e amministrativa.
Valentina Villabuona
|
|
|
|
|
|
|