Inserita in Cultura il 26/02/2018
da Direttore
A Mazara del Vallo presentato il volume “innamorarsi di Mazara”. Cristaldi: “Il volume è pervaso da un sano amore per la propria Città”
“Nelle pagine di Innamorarsi di Mazara vengono segnati, con forza, attraverso i toponimi, le maestranze, la cultura e le colture che hanno reso Mazara bella e armoniosa agli occhi dei numerosi viaggiatori. La toponomastica è una disciplina complessa e affascinante che racchiude in se la magia di un nome, legata alla linguistica, alla storia, alla geografia, all’ecologia, all’antropologia, è la scienza dell’origine, del significato, dello sviluppo di un’epoca e dell’uso dei nomi locali”.
Lo ha detto il Sindaco della Città, on Nicola Cristaldi nel corso della presentazione del volume: ‘Innamorarsi di Mazara – Luoghi e personaggi illustri e sconosciuti’, che si è svolta domenica pomeriggio al Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo.
Un lavoro realizzato dalla Commissione Toponomastica partendo dallo studio dei quattro quartieri storici: San Giovanni, Giudecca, Xitta e San Francesco. La Commissione è composta dall’arch. Silvio Manzo, dal prof. Filippo Marrone, dalla prof.ssa Anna Gancitano, dalla dottoressa Maria Francesca Pellegrino, dalla dottoressa Lea Bono (segretario) e dall’arch. Liliana Ingenito.
“Ringrazio il Sindaco – ha detto sul palco del Teatro, il Presidente della Commissione Toponomastica, Vito Ballatore – per avermi dato l’onore di presiedere la Commissione, e un grazie sincero lo voglio inoltre rivolgere a tutti i componenti per il grande impegno profuso. Il titolo dell’opera ‘Innamorarsi di Mazara’ – ha concluso Ballatore - vuol essere uno stimolo per i suoi abitanti e per coloro che visiteranno questa splendida cittadina a conoscerne la sua plurimillenaria storia e le sue bellezze artistiche e naturali”.
Nel corso della presentazione, dopo l’intervento del Sindaco di Mazara del Vallo, on. Nicola Cristaldi e del Presidente della Commissione Toponomastica l’Assessore Vito Ballatore, l’arch. Liliana Ingenito, ha raccontato ai presenti l’evolversi del volume attraverso la proiezione di antiche immagini dei quartieri storici, accompagnata da Gloriana Ripa che ha intervallato i suoi interventi con il canto di filastrocche e nenie.
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