Inserita in Cultura il 14/02/2018
da Direttore
Innovazione digitale e oltre 200mila presenze. Il carnevale di Acireale applaude ai suoi “carristi”
Tutti sul palco del «Più Bel Carnevale di Sicilia» per ricevere l’applauso dell’immenso popolo in maschera presente in piazza e sul web: per la prima volta in assoluto i maestri “carristi” di Acireale si sono mostrati pubblicamente insieme, «perché al di là del concorso istituzionale ciascuno di loro è vincitore assoluto del successo di questa manifestazione ed è parte essenziale della grande “famiglia del Carnevale”» ha affermato Antonio Belcuore, presidente della Fondazione che ha messo in piedi un evento che ha richiamato oltre 200mila presenze durante le otto giornate di festa.
Questa la classifica dei carri allegorici di prima categoria, annunciata ieri sera (13 febbraio) poco prima di mezzanotte, dal direttore artistico del Carnevale Giulio Vasta: il vincitore è il Cantiere Messina con la sua opera “Dillo in Italy”, che ironizza sull’invasione dei termini inglesi nella lingua italiana; secondo classificato il Cantiere Ardizzone con il carro “Giustizia all’italiana”; e terzo posto per il Cantiere Principato-Cavallaro e il suo “Essere o non essere”. Questo invece il verdetto per la seconda categoria: 1 > “Malavoglia d’Europa?” (Ass. Cult. Leotta-Raciti); 2 > Noi Bimbi (Ass. Cult. Alberto Amico); 3 > “Loro non si divertono” (Ass. Cult. Mario Scan).
Premiate anche le maschere isolate (“Chimera” di Riccardo Riolo e Luigi Parlato) e i Carri in miniatura (vincitore “Bulli & Pupe” di Santi e Aurora Privitera). In giuria 20 componenti che hanno espresso i propri giudizi e stilato la classifica.
«Secolo dopo secolo, fin dalla sua nascita nel 1594, il Carnevale di Acireale continua a stupire il pubblico – ha commentato il presidente Antonio Belcuore – la nostra arte della cartapesta non conosce tempo, ed è riuscita a evolversi con risultati straordinari anche in quest’epoca dell’innovazione digitale. Il “Più Bel Carnevale di Sicilia” non è solo uno slogan, ma una realtà importante che incide nel tessuto economico e sociale della città di Acireale e dell’Isola. Lo confermano il sostegno concreto della Regione Siciliana, le partnership strategiche, la valorizzazione dell’artigianato locale e la destagionalizzazione dell’evento».
Bilancio positivo anche per il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo: «Abbraccio i nostri maestri carristi e li ringrazio – ha affermato – perché il Carnevale acese è meraviglioso grazie a questi artisti straordinari. Anche in questa edizione ci hanno stupito e hanno emozionato il pubblico in piazza. Il lavoro della giuria è stato arduo, tutti avrebbero meritato il primo posto. La tradizione della cartapesta continua a guardare al futuro con l’impiego di tecniche sempre più sofisticate. Inoltre – ha aggiunto – sono orgoglioso dei tanti giovani appassionati che hanno debuttato con le maschere isolate, perché nei prossimi anni daranno certamente vita a nuove associazioni di carristi».
«L’Amministrazione comunale non può che essere grata alla Fondazione per il lavoro svolto – ha aggiunto l’assessore al Turismo Antonio Coniglio – Anche le condizioni meteorologiche quest’anno ci hanno assistito, nonostante qualche allerta, consentendo di far arrivare in città un tappeto umano che certamente ha ricadute economiche sul territorio. Le opere sono state all’altezza della tradizione e i concorsi collaterali crescono sempre più».
Arrivederci dunque alla Festa dei Fiori, il “Carnevale in primavera” che dal 27 al 29 aprile 2018 vedrà protagonisti i carri allegorici in un’elegante veste floreale, declinando con il profumo dei garofani il tema “Delle civiltà e popoli del Mediterraneo”.
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