Inserita in Sport il 05/02/2018
da Direttore
Battuta la capolista: una strepitosa Libertas entra in zona play-off
Al termine di gare come questa e dopo una prestazione di tal genere si rischi sempre di esagerare nei commenti e nell’uso degli aggettivi. Per evitare ciò basti dire che la Libertas ha dato la prima sconfitta esterna alla capolista Alfa Catania, squadra che in tutto il campionato aveva perduto soltanto una volta, in casa contro l’Eagles Palermo, e vinto in altre 16 occasioni. Inoltre i ragzzi alcamesi hanno fatto al pubblico il regalo che meritava: tanta gente, a ogni gara, al “PalaTreSanti” , tanto calore e tanto amore per la squadra. Gli ingredienti poi di questa vittoria sono stati davvero entusiasmanti con Alcamo capace di raddrizzare la brutta partenza del primo periodo, 17 – 13 per gli etnei con Calò e Andrè a quota zero, di portarsi avanti fino a 14 lunghezze nel corso del match, di incassarenil ritorno dell’Alfa nel terzo periodo e di mettere definitivamente la freccia negli ultimi minuti della gara. Pronti via e la capolista parte subito bene con Consoli, Kolonicky e Agosta. Alcamo va in difficoltà ma non molla e combatte centimetro su centimetro. Il clima agonistico appare subito elevatissimo ma, fino al termine della gara, mai sfocerà in scorrettezze fra avversari che anzi, al contrario, hanno sempre mostrato grande sportività e fair-play. Adrenalina e tensione sono davvero tangibili e Alcamo, enl seocndo periodo, riparte da -4. In questi dieci minuti la capolista sembra la Libertas che, sospinta da Trevisano, Amato e da un ottimo Bottiglia prende il largo. Si infortuna Genovese che, in un paio di minuti aveva messo sul parquet fosforo, protezione del pallone e 3 punti. Il giovane play non potrà più rientrare ma la squadra riesce a dare uno scarto record all’Alfa, 16 punti in un solo periodo per un vantaggio complessivo di 42 – 30. Nel terzo periodo la lotta si fa ancora più dura: Andrè riesce a reggere nonostante un ginocchio malandato, Calò inventa strepitose conclusioni, il pubblico fa la sua parte. Nervi tesi anche in casa Catania per alcune decisioni arbitrali e falli tecnici. L’Alfa si avvicina minacciosamente ma la Libertas ci mette cuore, attributi e pazienza tattica. Importante anche il cambio di difesa dalla uomo alla zona. Termina il terzo periodo e la capolista è a 4 lunghezze. Ma se in altre occasioni i ragzzi di coach Ferrara hanno peccato in determinazione, stavolta accade l’esatto contrario. Arrivano le “bombe” di Manfrè, Trevisano e Calò, sparge la sua sapiente esperienza Provenzano, fosforo e velocità di Bottiglia e Amato, quest’ultimo capace di acciuffare due strepitosi rimbalzi in attacco. La Libertas, nonostante stremata, non si ferma più e l’Alfa Catania deve alzare bandiera bianca ma lo fa con grande savoir-fare: a più di 20 secondi dalla fine si ferma per stringere le mani agli avversari e per dare il giusto onore a chi ha meritato la vittoria. Il “PalaTreSanti” impazzisce dalla gioia per un grandissimo successo e per un pomeriggio da non dimenticare, di quelli che riescono a far divenire perenne l’amore per la pallacanestro. Due delle sei “finalissme” sono state vinte e la classifica adesso vede la Libertas nei play-off e a sole due lunghezze dalla sesta posizione.
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