Inserita in Politica il 13/01/2018
da Direttore
ELEZIONI POLITICHE/APPELLO MOVIMENTO ‘SICILIANI LIBERI’A ELETTORI “DENTRO L’URNA, LA NOSTRA BATTAGLIA PROSEGUE”
I ´Siciliani Liberi´ invitano "i propri quadri intermedi, coordinatori di circolo, militanti, iscritti, simpatizzanti e in generale l´elettorato che segue e ha votato" per il movimento "alle competizioni comunali e regionali ad annullare la scheda elettorale” alle politiche “non avendo nostri candidati a rappresentare le istanze e gli interessi della Sicilia e non sentendoci rappresentati da alcun potenziale candidato interno ai partiti e agli schieramenti italiani esistenti". Per il movimento la legge elettorale infatti "è particolarmente penalizzante per i partiti a vocazione ´regionale´, volta com´è a impedire che nuove formazioni politiche insidino il ruolo della partitocrazia italiana". La decisione è stata assunta dal comitato promotore del Movimento. "Non traggano sconforto i siciliani da questa nostra assenza dalle schede - afferma il segretario politico, Ciro Lomonte - perché noi siamo e saremo sempre al fianco dei siciliani che lottano per la libertà. Siamo in campagna ´anti-elettorale´ e conteremo le schede nulle il giorno dopo il voto, per vedere se e di quanto questa forma di protesta ne avrà fatto crescere il numero rispetto ai dati storici: è un modo semplice per fare sentire la propria voce e per sapere quanto possiamo incidere". Per Sl invece "l´astensione è pericolosa, perché non è un ´voto contro´, ma un ´non voto´, che potrebbe essere scambiata per disinteresse, e che peraltro non è segreta". "Il nostro invece è un voto - sottolinea Lomonte - potevamo indicare anche scheda bianca, ma ragioni di sicurezza ci inducono a preferire la scheda nulla, magari indicando ´Siciliani Liberi´, o ´Sicilia Indipendente´ o disegnando una Trinacria più o meno stilizzata". Il movimento contesta la legge elettorale. "È una legge ritagliata su loro misura - afferma Lomonte - che quasi toglie il diritto di voto a chi non crede che i partiti italiani possano dare una risposta, una qualsiasi risposta valida, alla questione siciliana". E aggiunge: "È pur vero che, rispetto alla sua formulazione originaria (il cosiddetto primo "rosatellum") che toglieva del tutto il diritto di voto ai partiti ´regionali´, questa dà loro una possibilità teorica di rappresentanza, attraverso i collegi uninominali, o in quelli plurinominali del solo Senato. Ma questa condizione si potrebbe verificare solo all´ottenimento della maggioranza relativa nei singoli collegi uninominali (non meno del 25 % circa) o del superamento, per i collegi plurinominali del Senato, di una quota di sbarramento ´regionale´ al 20%. Non ci sono realisticamente, ad oggi, le condizioni per un soggetto politico con soli due anni di vita alle spalle di conseguire subito un risultato così rilevante". "Anzi, certamente - insiste Lomonte - il meccanismo psicologico del ´voto utile´ toglierebbe anche quello che è il suo consenso naturale molto più di quanto non sia già accaduto alle elezioni regionali". Lomonte evidenzia che "il 2018 sarà un anno importante per il movimento Siciliani Liberi: dalla celebrazione del 1° congresso nazionale alla campagna di promozione del progetto della zona economica speciale, dalla costruttiva ma ferma opposizione extraparlamentare alla giunta di Nello Musumeci alle elezioni amministrative, l´attività politica del Movimento continuerà nella speranza di risvegliare la coscienza identitaria e la consapevolezza dei propri diritti calpestati nel maggior numero di siciliani possibile".
|
|
|
|
|
|
|