Inserita in Cultura il 15/12/2017
da Direttore
CULTURA, DIALETTI: "SALVA LA TUA LINGUA LOCALE" ACCENDE I RIFLETTORI SUI DIALETTI D´ITALIA
Riflettori sui dialetti e lingue locali d´Italia, dal Trentino alla Sicilia, passando per l´intera penisola; li ha accesi il premio letterario nazionale "Salva la tua lingua locale" con l´ufficializzazione dei vincitori delle cinque categorie (poesia edita e inedita, prosa edita e inedita, musica). La cerimonia si è svolta oggi nella sala della Protomoteca, in Campidoglio a Roma.
Oltre 600 le opere provenienti dalle regioni con un´ampia varietà di elaborati: dalle poesie, ai dizionari, dai fumetti, ai racconti inediti, dalle canzoni, alle raccolte di proverbi.
Elaborati e composizioni sono stati valutati dalla giuria composta da docenti e linguisti, diretta dal presidente onorario Giovanni Solimine, docente universitario, direttore del dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e librarie e geografiche de La Sapienza di Roma e presidente della Fondazione "Maria e Goffredo Bellonci" che si occupa di promozione della lettura e organizza il Premio Strega.
Il premio è stato istituito dall´Unione Nazionale delle Pro Loco e da Legautonomie Lazio ed è organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e l´Ong "Eip-Scuola Strumento di Pace".
"Salva la tua lingua locale" , giunto alla quinta edizione, ha ricevuto il l patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati ed un premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica.
In questa edizione, a differenza delle precedenti, al fine di valorizzare al meglio il lavoro svolto dagli studenti la premiazione della Sezione Scuola avverrà il 2 febbraio: a curarne la supervisione la presidente della Ong "Eip – Scuola Strumento di Pace", Anna Paola Tantucci.
LA CERIMONIA. La premiazione è stata aperta dal salotto letterario, moderato dal conduttore televisivo Massimo Giletti, al quale sono intervenuti Antonino La Spina, Presidente Unione Nazionale Pro Loco d´Italia, Bruno Manzi, Presidente Legautonomie Lazio, Giovanni Solimine presidente onorario della giuria, e numerosi esperti.
"Le opere presentate – ha affermato La Spina - ci hanno condotto in un ideale viaggio attraverso i dialetti e le lingue locali parlati in Italia, un patrimonio che è più vivo che mai, come testimoniato dal sostanziale aumento degli elaborati e delle composizioni poste all´attenzione della giuria. I dialetti rappresentano il dna dei territori, la loro identità, un tesoro che le Pro Loco giorno dopo giorno, preservano e tutelano".
Per Bruno Manzi, presidente di Legautonomie Lazio: "L´obiettivo di istituire un Premio al livello nazionale era quello di mettere a confronto queste specificità e farle diventare un unicum, era una sfida ad oggi in parte vinta Pro Loco ed enti locali sono fondamentali per rafforzare le comunità locali e per far fronte a situazioni di difficoltà". Per il presidente onorario della giuria, Giovanni Solimine: "La partecipazione molto forte e in tutte le categorie, sostanzialmente da tutte le aree territorio, vuol dire che c´è una ripresa delle espressioni nei dialetti e nelle lingue locali".
A seguire l´intervento del Sottosegretario al Miur, on. Vito De Filippo che ha sottolineato come "Promuovere e sostenere iniziative come il premio ´Salva la tua lingua locale´ è molto importante, soprattutto in un Paese fortemente multilinguistico come l´Italia, dove – come ricordava Tullio De Mauro, compianto linguista e già presidente onorario proprio di questo premio – il 44,1% degli italiani alterna costantemente l´italiano al dialetto. Mi fa particolarmente piacere, inoltre, sapere che tra le opere presentate c´è anche una proposta di toponomastica dei rioni Sassi di Matera in dialetto lucano: un segnale di attenzione alla nostra ´lingua´ locale, un elemento ulteriore di attrattività per la città che sarà Capitale europea della Cultura 2019".
La mattinata è proseguita con il saluto del Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Bobba: "I dialetti nascono come lingue del volgo, cioè del popolo e come tali meritano grande rispetto perché portano la storia con sé. Mantenere vivi i dialetti vuol dire non dimenticare le vecchie tradizioni popolari e dare un significato più profondo al presente, guardando al passato. La lingua italiana e i dialetti si arricchiscono grazie all´intreccio con nuove etnie e pertanto diventano strumenti di integrazione tra generazioni e culture differenti e di inclusione sociale. Un plauso, quindi, a questa bella iniziativa dell´Unione Nazionale della Pro Loco d´Italia che si impegna quotidianamente a promuovere i luoghi e le tradizioni locali valorizzando i prodotti e le bellezze del nostro Paese".
A seguire gli interventi di Salvatore Trovato, Plinio Perilli e Toni Cosenza, rappresentanti della Giuria.
RICONOSCIMENTI. Premi speciali assegnati al Maestro Gianni Lamagna autore, fra le molteplici opere, del "Neapolitan Shakespeare Project" e al giornalista Marco Rho della redazione di Isoradio Rai.
I VINCITORI. Cinque le categorie, di seguito i primi tre classificati.
SEZIONE A POESIA EDITA
1° Remigio Bertolino Montaldo Mondovì (CN) 1948, Litre d´envern, Aragno Torino, 2015 (dialetto piemontese); 2° Salvatore Bommarito 1952 Balestrate (PA), Cantunera sciroccu, Pungitopo, 2016 (dialetto siciliano); 3° Lidiana Fabbri Coriano (RN), Mulighi (Molliche), Società editrice Il Ponte Vecchio, Casalini Cesena, 2016 (dialetto romagnolo/riminese).
SEZIONE B PROSA EDITA
1° Ricky Russo, Daghe! El greatest hit, Bora.la, Trieste, 2017 (dialetto triestino); 2° Renzo Cremona, Lingua madre, Biblioteca dei Leoni, Castelfranco Veneto, TV, 2017 (dialetto chioggiotto); 3° Bruno Cimino, I cosi, quandu si cùntunui pàrinu nenti, Meligrana editore, Tropea (VV), 2016 (dialetto calabrese).
SEZIONE C POESIA INEDITA
1° Marcello Marciani, dialetto lancianese; 2° José Russotti, dialetto siciliano; 3° ex aequo Pietro Stragapede, dialetto ruvese; 3° ex aequo Giuseppe Tirotto, lingua sarda area sardo-corsa
SEZIONE D PROSA INEDITA
1° Ornella Fiorini, dialetto lombardo-mantovano; 2° Raffele Cadamuro, dialetto pordenonese (veneto con influenze friulane); 3° Nerina Poggese, dialetto della Lessinia alto veronese
SEZIONE MUSICA
1° premio: Giovanna Caruana per "Ninna Nanna del Caruso", la canzone è ispirata all´episodio di cronaca del 12 novembre 1881 a Gessolungo (Caltanissetta) dove in un incidente in miniera morirono 65 persone, 19 dei quali "carusi"; 2° premio: Domenico Spadano per "6 ottobre 1943", scritta in ricordo della rivolta lancianese contro i nazisti il 5 e 6 ottobre 1943; 3° premio: Antonio Porcu per "Preghéa au fanò" ispirata all´affondamento della nave mercantile "Fusina" il 16 gennaio 1970, impresso nella storia della comunità di Carloforte.
MENZIONI. Numerose inoltre le menzioni assegnate dalla giuria per lavori ad opere ritenute interessanti e originali. Fra questi segnaliamo Angelo Sarra, Topomastica dialettale dei rioni Sassi, Centro Stampa Matera; Dante Ceccarini, Secondo dizionario Sermonetano-Italiano e primo dizionario Italiano-Sermonetano, Nuova grafica 87 srl, 2015; Rocco Salvatore Matarozzo, Proverbi e detti calabresi, Levante Editori, 2017; Francesco Patanè, Dizionario del Vernacolo linguaglossese, 2016. L´elenco completo dei premiati e delle menzioni è allegato al seguente comunicato.
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