Inserita in Un caffè con... il 14/12/2017
da Direttore
Il sistema bancario e la fiducia. Ancora oggi i consumatori sono confidenti nei confronti della struttura bancaria?
La struttura bancaria dovrebbe essere composta da risparmiatori che depositano il loro denaro nelle banche che ritengono affidabili e da istituti di credito che finanziano il sistema delle imprese e dei privati nelle forme previste dalla legge; il tutto di regge sulla fiducia.
Non dobbiamo dimenticare che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, aveva più volte assicurato nei mesi scorsi che il sistema bancario era solido e che l’ex primo ministro, Matteo Renzi, aveva pubblicamente consigliato l’acquisto di azioni del Monte di Paschi di Siena supponendo una rapida soluzione delle ingenti criticità dell’istituto di credito successivamente salvato dallo Stato che ha speso 5,4 miliardi di euro e che controllerà la banca al massimo fino al 2021.
Ultimamente siamo stati spettatori del dramma sfiorato da Banca Carige. Fortunatamente tra l’istituto di credito e il pool di banche estere è stato raggiunto un accordo. L’aumento di capitale da 560 milioni (60 milioni a disposizione della conversione di parte delle obbligazioni subordinate), una volta giunto l’ok di Consob, è partito al prezzo di 1 centesimo per ogni azione. A garantirlo sono state le tre banche estere che si erano già impegnate con una pre-garanzia, Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays, a cui si è poi affiancata Equita.
Pare abbastanza logico che il risparmiatore possa chiedersi se le banche sono davvero solide, se la propria banca (i dipendenti assicurano che sia gestita meglio della Carige) non nasconda qualche scherzetto, se davvero le sofferenze bancarie sono in diminuzione e se ci si può fidare di qualcuno.
E pur vero che la maggior parte delle colpe sulla perdita di fiducia è da imputare alle stesse banche ma gli errori più gravi devono essere addebitati a chi si è intestardito a non vedere o a non voler vedere mancanze più gravi. Le audizioni in commissione d’inchiesta sulle banche del direttore generale della Consob, Angelo Apponi, e quella di Carmelo Barbagallo, Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Banca d´Italia, ancor più hanno evidenziato la estrema fragilità della struttura che regge il sistema bancario italiano. Il continuo rimpallo di colpe tra istituzioni che dovrebbero garantire la trasparenza e la sicurezza per i risparmiatori rende ancora più difficile comprendere se le banche italiane siano solide e se, quindi, di esse ci si può fidare. Perchè è proprio la fiducia che permette al sistema di funzionare e quando viene meno sono guai sia per il motore finanziario sia per gli ingranaggi economici. Se le autorità monetarie ed economiche passano per coloro che nascondo la polvere sotto il tappeto, l’effetto non potrà che essre devastante. Già le quattro banche etrurie, le due venete e MPS ne hanno visto le conseguenze ed altre rischiano grosso. Alla luce di quanto già evidenziato dalle audizioni della commissione d’inchiesta, si spera che il Governo adotti serie misure per evitare che il contagio si allarghi a dismisura.
Francesco Gallo
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Commenti |
15/12/2017 - Fiducia ... Si ... Andatelo a dire ai risparmiatori delle Banche Venete se hanno fiducia del sistema bancario! (Luigi) |
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