Inserita in Politica il 06/11/2017
da Direttore
Diritto allo studio, edilizia scolastica, autonomia organizzativa: la Uil scuola sicilia rivolge un appello al nuovo presidente della regione
“Auspichiamo che in cima all’agenda del nuovo presidente della Regione, chiunque egli sia, vi siano interventi urgenti riguardanti l’istruzione e la formazione”: lo afferma il segretario generale della Uil Scuola Sicilia Claudio Parasporo , sottolineando “l’equidistanza del sindacato da tutti i candidati e le compagini politiche”.
“Chi sarà chiamato ad amministrare – spiega – dovrà necessariamente imprimere una svolta che si traduca nel ripristino della legalità e di regole certe nel mondo della scuola e della formazione professionale: la priorità è dotare la Sicilia di una legge organica sul diritto allo studio, poiché si tratta dell’unica Regione italiana ad esserne sprovvista”.
Altrettanto importante, secondo il segretario, è la messa a punto di un piano di investimenti per l’edilizia scolastica: non un piano ordinario, bensì emergenziale, alla luce delle condizioni in cui versano molti edifici vetusti “dove le condizioni di sicurezza per il personale e per gli studenti non sono certo ottimali”.
A queste istanze si affiancano quelle che riguardano i fondi, dovuti dagli Enti Locali per il funzionamento delle mense scolastiche - che porterebbero giovamento alle famiglie costrette a iscrivere i propri figli in strutture private e darebbero nuove opportunità ai siciliani rimasti fuori dalla scuola a seguito dell’applicazione della legge 107/15 - e per gli assistenti, sia all’autonomia che igienico sanitari.
Non è tutto.
Nelle istanze della Uil Scuola Sicilia figura un’altra parola chiave, ovvero autonomia.
“Vorremmo che si trattasse di una nozione reale – chiarisce Parasporo – e non di una falsa ideologia, a partire dall’applicazione della norma che prevede il dimensionamento e la razionalizzazione della rete scolastica”.
Il riferimento è alle criticità che caratterizzano alcune realtà quali le piccole isole e i Comuni di montagna, dove mancano le figure del dirigente scolastico e del direttore amministrativo, “due casi emblematici della necessità di riservare maggiore attenzione alle aree rurali, montane ed esposte al rischio di marginalità in considerazione della posizione geografica”.
Le aspettative del sindacato si concentrano soprattutto sul peso politico che la nuova giunta sarà capace di far valere sia in sede di Conferenza Stato Regioni che in sede ministeriale in merito alla contrattazione degli organici in Sicilia: “anche in questo caso – conclude Parasporo – occorrerà impiegare tutta la forza possibile per mettere al centro lo Statuto Siciliano anche in termini di organizzazione scolastica, istruzione e formazione”.
In merito a quest’ultimo punto, Parasporo ricorda che “in Sicilia vi sono 8 mila lavoratori, bloccati dal mese di giugno del 2015, traditi dalla falsa rivoluzione di Rosario Crocetta”.
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