Inserita in Cultura il 17/10/2017
da Direttore
Liceo Classico e Linguistico “Bonaventura Secusio” - Caltagirone (CT
Apprendiamo di un grosso problema di edilizia che sta martoriando gli studenti dell’istituto ormai da diverso tempo. Con una popolazione studentesca di circa mille persone, il liceo “Secusio” non dispone di spazi a norma per la realizzazione di una regolare assemblea studentesca. L’aula magna all’interno dell’istituto non è certamente il luogo adatto ai lavori assembleari e comprendiamo la necessità di mantenere i principi di pubblica sicurezza all’interno dell’istituto. Proprio per questo però non si può prendere la scelta di dividere l’assemblea in corsi, così da dividere il numero totale e usufruire dell’aula magna: perció i giorni al mese dedicati alla programmazione dei lavori (e nell’assemblea di Ottobre persino la presentazione dei candidati al consiglio d’istituto e alla Consulta Provinciale studentesca) saranno 4. Oltre alla frammentazione di una settimana del percorso didattico, tutti i candidati sono impossibilitati nel seguire le lezioni giornaliere.
Chiediamo perciò al Dirigente Scolastico di rivalutare la scelta e trovare una soluzione, che ovviamente possa rispettare le norme di sicurezza, nel minor tempo possibile.
Inoltre il presente comunicato lascia ampi spazi a riflessioni forti: il secondo liceo della Sicilia orientale per storia, ormai da più di centocinquant’anni presente sul territorio e punto di riferimento da generazioni, non dispone di spazi per mantenere i principi democratici all’interno della scuola.
Chiediamo anche ai consiglieri comunali e al Sindaco e ai dirigenti degli uffici in materia scolastica della città metropolitana di Catania di formare un tavolo tecnico con il Dirigente del “Bonaventura Secusio” per individuare un luogo possibile per la gestione dei lavori assembleari, e di eventualmente velocizzare i lavori del palazzetto dello sport di “Via delle Industrie”.
Ad oggi sono troppi i problemi legati all’edilizia nelle scuole siciliane ed è ancora più pesante pensare che questi problemi non abbiano neanche una legge sul diritto allo studio di riferimento, in quanto la Sicilia ne è sprovvista. E in un clima di elezioni regionali, ripartiamo dagli studenti, ripartiamo dalle tutele. Oggi, come ieri e come domani, vicini agli studenti italiani, siciliani, “secusiani”
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