Inserita in Cultura il 03/10/2017
da Direttore
Trapaninphoto 2017 – Al via al festival della fotografia – 5 ottobre - Incontro con Sandro Iovine, apertura mostre di Filippo Mannino, Francesco Bellina e la collettiva del Gruppo scatto ICDV
Al via la Settima edizione di Trapaninphoto, il festival della fotografia organizzato dal gruppo Scatto dell’Associazione della Vita che si svolge a Trapani dal 5 al 15 ottobre 2017. Tema portante di questa edizione è il Nutrimento. Un programma ricco di eventi che avrà inizio il 5 ottobre a partire dalle 18.15 presso il complesso monumentale di San Domenico.
Si alle 18.15 inizia con un incontro dal titolo “Il destino del fotogiornalismo” con Sandro Iovine, giornalista, critico fotografico che nel 2014 ha fondato la rivista di cultura dell’immagine FPmag che attualmente dirige. A Milano Dirige la scuola di fotografia FPschool. Il fotogiornalismo oggi è in profonda crisi sia di mercato sia di identità. Da una parte subisce il riflesso del tracollo economico subito dall’editoria tradizionale, dall’altra è vittima del mancato decollo della nuova editoria digitale e delle sue esigenze di continuo rinnovamento dettate sia dall’evoluzione imperiosa delle tecnologie. Ma come siamo arrivati alla situazione attuale e quali sono le prospettive del reportage nell’immediato futuro?
A seguire, alle ore 21.15 è prevista l’apertura delle mostre. Le esposizioni, nei locali del Complesso Monumentale di San Domenico, che è possibile visitare dal venerdì alla domenica dalle 17.00 alle 20.30, sono le seguenti:
- “La pesca nel Mediterraneo” di Filippo Mannino - Fotografo palermitano inizia da autodidatta impiantando una “camera oscura”, nella quale saggia le potenzialità della foto in bianco e nero, non tralasciando la foto colore. Immagini forti ed incisive, come sottolinea Ignazio Buttitta parlando di questo lavoro: “Nelle sue foto troviamo un insieme di percorsi di lettura, l’intimità delle relazioni intessute con i soggetti e gli oggetti rendono i suoi scatti assai di più che una documentazione etnografica. In lui alberga la lucida consapevolezza che l’arte, come la scienza, richiede pratica ed esercizio così ecco che le mani che raccolgono le reti e i cordami, di chi para le barche, le lenzi e le reti sono le mani delle madri e dei figli di chi campa a mare, di chi cerca polpi al lume della lampara, di chi vive al ritmo dell’andata e del ritorno degli asinieddi, degli sgombri, delle sarde, dei palamiti e dei caponi, di chi conosce i solitari e fragorosi silenzi del mare “colore del vino” (…)
- ” Stuck in a ghetto ” di Francesco Bellina
Francesco Bellina è un fotoreporter freelance con sede a Palermo. Lavora sulla fotografia documentaristica, preferendo temi sociali, economici e politici. A Campobello di Mazara un accampamento sporco ed improvvisato è casa per 1.200 persone. Sono tutti rifugiati e migranti africani che disperatamente sono in concorrenza per avere l’opportunità di lavorare molte ore nei campi in maniera illegale per delle paghe misere. Il lavoro dei migranti sfruttati crea un forte business (…). Molti sono pagati soltanto 2€ l’ora, senza contratto o assicurazione sanitaria. Gli uomini in questo campo, sono tutti qui per lavorare nei vicini uliveti da dove proviene un pregiato olio extravergine di oliva esportato in tutto il mondo. (…) Molti dei rifugiati africani che vengono in Sicilia da altri regioni, non hanno più i soldi per tornare a casa. Costretti a vivere nelle loro tende a Campobello, ogni giorno sperano di guadagnare abbastanza danaro per lasciare il campo.
- Street Food a cura del Gruppo Scatto ICDV
Collettiva del Gruppo Scatto dell’Associazione I Colori della Vita negli scatti selezionati dai curatori Mauro Ancona e Arturo Safina. Passeggiando per le strade della città è impossibile non essere catturati dagli odori del cibo in preparazione, alcuni ci ricordano cose passate addirittura dimenticate, altri sconosciuti ci incuriosiscono e ci fanno ipotizzare i possibili ingredienti. Un raggio di luce, del fumo che invade i vicoli, gente che mangia e chiacchiera, alcuni turisti incuriositi e dubbiosi, altri gustano avidamente specialità tipiche. Fotografare questi scenari è come congelare odori, suoni, sapori e sensazioni del cibo di strada, situazioni con forti connotazioni emotive e ricche di significati culturali. Chioschi, bancarelle, negozi su strada con colori variegati, venditori pittoreschi, prodotti abilmente presentati, clienti pensierosi, allegri, frettolosi o rilassati sono spunti intensi e creativi per la fotografia di Street Food (Mauro Ancona). Espongono Predrag Bankovic, Daniela Basiricò, Viviana Bonura, Alessandra Cavasino, Vito Curatolo, Clara Daidone, Simona De Togni, Fabio Di San Teodoro, Maria Luisa Faraci, Lorenzo Gigante, Adriana Novara, Giovanni Battista Reali, Salvo Titoni, Mimmo Todaro
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