Inserita in Cronaca il 23/10/2013
da Marina Angelo
Immigrazione: Erice farà la sua parte
E’ deciso: fino al 31/12/2013 le 16 donne nigeriane bimbo di 1 anno che a giorni arriveranno da Lampedusa, rimarranno ad Erice.
E’ questo il contributo che la città di Erice darà per l’emergenza immigrazione che in questi giorni sta continuando a salire su tutto il territorio proporzionalmente all’arrivo di nuovi immigrati. Ieri sera è stata questa la prima risposta che la popolazione del centro storico di Erice (che d´inverno si riduce a circa 200 anime) ha dato alle prospettive illustrate dal sindaco Tranchida durante la specifica assemblea cittadina tenutasi al Palazzo comunale, per "preparare" la comunità residente - circa l´iniziativa intrapresa per ospitare ed accogliere ad Erice, Città di Pace e per la Scienza, storicamente Faro di Luce per i naviganti nel Mediterraneo, alcuni profughi e richiedenti asilo politico d´oltre Mediterraneo.
Gli “ospiti" verranno accolti presso le Scuole Elementari di via Nunzio Nasi, in questi giorni interessati dai necessari lavori di adeguamento, arredamento e ulteriore messa in sicurezza per essere riadattati a confortevole foresteria. Le donne verranno dunque accolte a Erice, dove verranno seguite in un corso di alfabetizzazione e impegnate, secondo le attitudini accertate, in lavori di pubblica utilità o presso attività private locali (laboratori artigianali, ristorazione, ecc).
«La millenaria storia di Erice e delle comunità ericine, la sua dimensione culturale nell´accoglienza e valorizzazione dei diritti umani e civili – ha dichiarato il Sindaco Tranchida - non ha soste temporali e non guarda al colore della pelle dei propri simili, ed oggi vuole dare un suo piccolo ma significativo contributo nell´offrire anche un po´ di serenità a chi ha ancora negli occhi, lucidi di dolore e atrocità inenarrabili, la visione della speranza di libertà ed il diritto al riscatto umano e civile».
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