Inserita in Tempo libero il 03/04/2017
da Direttore
TRADIZIONALE VIA CRUCIS PER I QUARTIERI DELLA CITTA’
Il culto della solennità della Pasqua ha rivissuto nelle parrocchie alcamesi grazie ad un rinnovato amore per questo strepitoso mistero cristiano. Un mistero, quello pasquale di Gesù Cristo, dal quale la Chiesa fa scaturire, con una cadenza annuale che si ripete da due millenni, il vigore di ciascuno dei sacramenti. Grazie alle famiglie che si sono rese disponibili ad ospitare, davanti l’ingresso delle loro abitazioni, particolarmente adornati di luci, drappi, fiori e piante, una delle poste della via Crucis. Molti fedeli, congiuntamente ai loro parroci, hanno, infatti, in particolare riguardo questi riti, ai quali partecipano con un particolare fermento spirituale. Il percorso di pentimento quaresimale è finalizzato a mettere in luce la vita della chiesa locale e a favorirne il suo radicamento. Per queste ragioni è molto importante mantenere e incoraggiare ogni tradizione di assemblea itinerante della chiesa sull’esempio delle «stazioni» romane. Queste assemblee di fedeli, come quelle ad esempio, della Parrocchia della Chiesa Madre e della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, sono state riunite, sotto la presidenza del parroco, presso i sepolcri (altari devozionali, finemente adornati con tovaglie bianche ricamate a mano, il Cristo, il Vangelo aperto e fiori recisi di stagione) lungo le vie del quartiere. E lungo il percorso il suono degli strumenti è consentito solamente per supportare i canti. Anche la famiglia del preside prof. Gaspare Mirabella, fine intellettuale e storico, ha ospitato (con la moglie Concetta e i figli Adriana con Francesco, Antonio con Mariella e Fabio con Claudia, e numerosi parenti e amici), innanzi l’ingresso del cinquecentesco palazzo in cui abita, la “quarta stazione” della via Crucis, quella nella quale “Gesù incontra sua Madre”. Scrive l’Apostolo Luca nel Vangelo ( 2, 34-35.51) “Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore”. Un momento di grande devozione in cui tradizione e religiosità hanno trovato un perfetto connubio. Alcamo, città mariana per eccellenza, fortifica, dunque, l’aspetto della preghiera e custodisce quello delle tipicità socio-culturali, entrambi minati, fortemente, da una società che ha perso i suoi punti di riferimento.
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