Inserita in Cronaca il 25/03/2017
da Direttore
MAZARA – SALEMI: SERRATI CONTROLLI DEI CARABINIERI. 2 ARRESTI
Continuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo. Nella giornata del 23 marzo 2017, i militari della Stazione Carabinieri di Salemi, guidati dal Maresciallo Capo Calogero Salvaggio, nell’ambito di un servizio straordinario del controllo del territorio, hanno eseguito numerosi controlli nei confronti di soggetti sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.
In particolare, il salemitano A. C., è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio; l’uomo, infatti, durante il controllo dei Carabinieri presso il suo domicilio, ha mostrato un atteggiamento nervoso che ha fatto insospettire i militari operanti.
A seguito della perquisizione domiciliare, all’interno della camera da letto è stato ritrovato 1 kg di sostanza stupefacente del tipo marjuana che, se fosse stata immessa nel mercato illegale, avrebbe fruttato la somma di 7000 euro circa. Lo stupefacente è stato ritrovato suddiviso in più sacchetti di plastica insieme ad un bilancino di precisone e diverse centinaia di euro in contanti ritenute di provenienza illecita.
Data la gravità del fatto, dopo gli accertamenti del caso, per il giovane salemitano si sono aperte le porte del carcere di Trapani; l’uomo, infatti, al momento del controllo, stava scontando presso il suo domicilio la misura degli arresti domiciliari proprio per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
La campionatura della marjuana sequestrata, verrà inviata presso i laboratori competenti per esperire le analisi di rito al fine di accertare la quantità di principio attivo.
A Mazara del Vallo, invece, i militari dell’Aliquota Radiomobile, hanno arrestato un trentenne per il reato di maltrattamenti in famiglia. Nella giornata del 20 marzo è stata eseguita un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare nei confronti di un uomo che era già stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e che nonostante ciò ha continuato a violare le prescrizioni del giudice e reiterare condotte vessatorie e minacciose nei confronti della vittima.
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