Inserita in Cultura il 17/03/2017
da Direttore
Studenti di Bronte ricercatori per un giorno ai Laboratori del Sud
Lunedì prossimo (20 marzo) i cinque ex-studenti dell’Istituto Superiore “Ven. Ignazio Capizzi” di Bronte (CT), vincitori della selezione tutta italiana, targata INFN, dell’edizione del 2016 del concorso internazionale del CERN “Beamline for Schools” (BL4S), si recheranno ai Laboratori Nazionali del Sud (LNS) dell’INFN, dove avranno la possibilità di mettere in pratica l’esperimento che avevano progettato. “Partecipare alla Beamline for Schools è un’avventura!”, commenta con entusiasmo Anna Pecorino, la leader del gruppo di Bronte. “La definisco tale, poiché mai, e dico mai, mi sarei aspettata di poter giungere fin qui!”. “Siamo felici di ospitare questi ragazzi e il loro esperimento nei nostri Laboratori”, commenta il direttore dei LNS, Giacomo Cuttone. “I LNS da moltissimi anni svolgono un’intensa attività di divulgazione scientifica con le scuole siciliane, che permette ai ragazzi di venire a conoscenza della fisica e di stimolare la loro curiosità scientifica. Continuiamo su questa strada con sempre maggiore forza, anche attraverso l’alternanza scuola lavoro assieme agli istituti secondari di Catania e provincia”, conclude Cuttone. Secondo la commissione scientifica dell’INFN, tra i 7 esperimenti italiani arrivati al CERN nella semi-finale della competizione BL4S, quello dei ragazzi di Bronte era il più meritevole e adatto a essere svolto in Italia. In questi mesi, sotto la supervisione del ricercatore INFN David Mascali, i ragazzi hanno realizzato una “sonda a effetto Hall” per la misura della corrente di fasci ionici. Il vantaggio di questo strumento consiste nella possibilità di misurare in maniera non invasiva la corrente di un fascio di particelle. L’esperimento che i ragazzi eseguiranno ai LNS consisterà nella misura della corrente di fascio dell’iniettore di protoni per la European Spallation Source (ESS), progettato e realizzato ai LNS e che a fine 2017 partirà per Lund (Svezia), dove sarà installato nella ESS. “È iniziato tutto quasi per scherzo”, continua a raccontare Anna. “Prima mia sorella mi informa del concorso, poi io la ignoro per circa un mese finché una mattina decido di radunare i miei quattro amici più cari (peraltro vincitori di varie gare di astronomia) e insieme decidiamo di parlare al professore di fisica della competizione. L’entusiasmo del professor Bonanno ci ha fatto piombare in pochi secondi nell’euforia generale. La curiosità per la fisica, la grande disponibilità di strutture come i LNS e soprattutto la voglia di far sapere al mondo che la Sicilia è arte, cultura, ma anche scienza, hanno invogliato me, Vincenzo, Fabio, Domenico e Roberto a essere qualcosa di più che semplici studenti”, conclude Anna.
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