Inserita in Cultura il 11/10/2016
da REDAZIONE REGIONALE
FAVIGNANA - FILM DI RENATO LEOTTA ALLA QUADRIENNALE DI ROMA
Due mesi di lavoro a Favignana per sviluppare la sua ricerca e la produzione di un film che verrà presentato in settimana alla Quadriennale d´arte di Roma giunta alla 16^ edizione, che aprirà i battenti il 13 ottobre al Palazzo delle Esposizioni - dove si potrà visitare fino all’8 gennaio 2017 - con il titolo “Altri tempi, altri miti”. E’ l’eccezionale risultato conquistato dall’artista Renato Leotta, che lavora con opere filmiche, installative e fotografiche, che prenderà così parte alla mostra dedicata alle espressioni più interessanti dell’arte contemporanea italiana dopo il Duemila. 11 curatori, 99 artisti, 150 opere per offrire al visitatore un patrimonio di possibili chiavi di lettura dei nostri tempi e delle loro narrazioni. I lavori spaziano da temi di attualità, come il digitale, il rapporto tra città-natura e centro-periferie, il valore della democrazia, ad ambiti di indagine più intimistici. Molte le performance, i video, le installazioni sonore e i lavori che interagiscono con lo spettatore. Il film di Leotta é un´opera in pellicola girata lo scorso inverno in una fase di ricerca durata circa due mesi – gennaio e febbraio - a Favignana, dal titolo "Egadi". “Si tratta – dice Leotta - di una raccolta di registrazioni che riflettono sulla storia di un territorio e più esattamente sulla tangibilità del reale e la natura dell´emergenza. Per dirla diversamente, un percorso fatto per immagini che traduce il paesaggio in cui viviamo, e l´heimat mediterraneo, in un corpo unico fatto di memoria e materia. Così le maree, i venti e i regesti di una economia dell´isola legata alla pesca si inseriscono in un progetto di mostra più complesso, curato da Luigi Fassi, a partire da una riflessione sul lavoro di De Toqueville e la Democrazia in America”. Il lavoro é stato possibile grazie alla disponibilità di Giulio D’Alì Aula e all´idea di incentivare iniziative di ricerca artistica sull´isola all´interno del progetto ‘INCURVA’ (www.incurva.org) e grazie alla popolazione favignanese che ha interagito attivamente con l´artista nel suo periodo di ricerca consentendogli di scoprire natura, storia e contemporaneità dell´isola.
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