Inserita in Cronaca il 21/09/2013
da Marina Angelo
Edilizia: Fillea Cgil chiedono maggiori controlli nei cantieri
Lavoro nero e irregolare ma anche il fattore sicurezza nel comparto dell´edilizia è quanto ha chiesto il segretario provinciale della Fillea Cgil Franco Colomba di riportare al centro del confronto al direttore dell´Ispettorato del lavoro di Trapani Luigi Chiarpotto a cui, con una nota, ha sollecitato un incontro insieme ad altre Istituzioni volte a far emergere delle strategie pur nella consapevolezza che l´assenza di risorse economiche limita il regolare svolgimento di ogni attività di vigilanza e controllo.
«La grave crisi economica che sta investendo il territorio trapanese e, in particolare, il settore dell´edilizia – afferma Colomba – sta facendo riemergere con effetto dilagante, anche a causa della carenza di controlli, modelli di lavoro improntati sulla illegalità. Come sindacato delle costruzioni – prosegue – non possiamo non ravvisare quanto i rapporti di lavoro siano improntati, in taluni casi, sulla irregolarità, sulla violazione delle norme contrattuali a cui si associa anche il mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».
Per la Fillea Cgil ciò di cui risente pesantemente il comparto è «l´assenza di politiche del lavoro che, in particolare, pongano come priorità i temi dell´occupazione, della legalità e della sicurezza».
«Come si può – domanda il segretario Colomba – rimettere in moto il comparto senza ristabilire e far rispettare le regole? Ma per far ciò – continua – occorrono le risorse economiche senza le quali, comprendiamo, è difficile svolgere l´attività ispettiva sia per l´Ispettorato del lavoro sia per l´Inps, che per mancanza di soldi da circa un mese non esercita controlli se non in città».
Il segretario Colomba lancia, infine, un appello al Governo Regionale a cui chiede maggiori risorse economiche destinate alle Istituzioni che esercitano i controlli e che venga definito il ruolo delle sei unità dei Carabinieri in servizio all´Ispettorato del lavoro che, conclude la nota, dal primo ottobre del 2012, non svolgono attività, pur essendo in ufficio, perch´ la Regione ha tagliato i fondi e non ha ancora proceduto a raggiungere un accordo con il Ministero della Difesa per riportare le unità in servizio.
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