Inserita in Cultura il 30/08/2016
da REDAZIONE REGIONALE
DIONISIACHE SEGESTA - L’ANTICO ORGANO DELLA CHIESA MADRE S.SILVESTRO PAPA A CALATAFIMI PROTAGONISTA DI UNA SERATA DELLE DIONISIACHE 2016
Venerdì prossimo 2 settembre nell’ambito del “Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2016”, la Chiesa Madre S. Silvestro Papa a Calatafimi, ospiterà un concerto per organo. Maestro concertatore sarà: Diego Cannizzaro. Il concerto inizierà alle 21,00. Protagonista assoluto l’organo di Alessandro Giudici (1888) tornato a far sentire la sua voce dopo un lungo restauro e che sovrasta la navata centrale della Chiesa Madre di Calatafimi Segesta.
Il programma della serata prevede: Giovanni Paisiello (1740/1816): Inno del regno delle due Sicilie Giuseppe Amendola (1750/1808): Sonata (Allegretto – Allegro) Giuseppe Saverio Raffaele Mercadante (1795 – 1870) : Fantasia “Omaggio a Bellini” Luigi Cherubini (1760/1842): Sonata per l’organo a cilindro Giovanni Morandi (1777/1815): Sinfonia per le feste di prima classe Padre Davide da Bergamo (1791/1842): Sinfonia col tanto applaudito inno popolare.
Note: Diego Cannizzaro ha conseguito con la lode la Laurea in Lettere Moderne ad indirizzo musicologico presso l´Università di Palermo con una dissertazione sull´arte organaria antica siciliana, il Diploma di Pianoforte col massimo dei voti presso il Conservatorio di Palermo ed il Diploma di Organo e Composizione Organistica con la lode presso il Conservatorio di Perugia sotto la guida di Wijnand Van de Pol. Si è perfezionato in organo e clavicembalo con Luigi Ferdinando Tagliavini, Harald Vogel e Montserrat Torrent-Serra presso l´Accademia di musica italiana per organo di Pistoia, la Norddeutche Orgelakademie di Bunde (Amburgo) e l’Università di Santiago de Compostela. Ha studiato composizione con Ivan Fedele presso il Conservatorio di Strasburgo. Vincitore di borsa di studio, ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Storia ed analisi delle culture musicali” presso l’Università di Roma “La Sapienza” con una dissertazione sulla musica per organo e clavicembalo nei regni di Napoli e Sicilia tra XVI e XVII secolo pubblicata in lingua italiana presso l’archivio PADIS dell’Università di Roma “La Sapienza. Attivo come organista, pianista e clavicembalista, è stato invitato in diverse rassegne musicali internazionali esibendosi in Italia, Svizzera, Austria, Francia, Spagna, Regno Unito, Belgio, Olanda, Germania, Polonia, Slovacchia, Russia; è stato anche più volte invitato negli U.S.A. È ispettore onorario per gli organi storici dell’Assessorato ai BB.CC.AA. della Regione Siciliana, ha diverse collaborazioni con riviste specialistiche italiane ed estere presso cui ha pubblicato diversi saggi. Ha al suo attivo più di 20 incisioni per diverse etichette tra cui Bongiovanni, Bottega Discantica, Elegia e Tactus. È direttore del Dipartimento di Musica Liturgica presso l’Istituto Universitario Tisia di Cefalù, insegna pianoforte storico presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale “V. Bellini” di Caltanissetta ed è presidente del centro studi organari AUDITORIUM PACIS di Castelbuono.
« L´organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione e – come poco fa è stato detto – dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento. [...] La grande varietà dei timbri dell´organo, dal piano fino al fortissimo travolgente, ne fa uno strumento superiore a tutti gli altri. Esso è in grado di dare risonanza a tutti gli ambiti dell´esistenza umana. Le molteplici possibilità dell´organo ci ricordano in qualche modo l´immensità e la magnificenza di Dio. » (Papa Benedetto XVI)
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