Inserita in Sport il 05/08/2016
da Giusy Modica
AL VIA LE OLIMPIADI 2016
Sale l’attesa per la cerimonia d´apertura delle Olimpiadi 2016 che stasera, presso lo stadio Maracanà, darà inizio ai 31esimi Giochi estivi, i primi a Rio de Janeiro. Lo spettacolo, con l’insediamento della bandiera olimpica e la sfilata delle 207 nazioni partecipanti, prenderà il via alle 19.20 (ora locale). Tra le situazioni più coinvolgenti appare, senz’altro, il ruolo del “portabandiera”, l’ atleta prescelto da ogni delegazione nazionale per portare la bandiera del proprio paese. Rappresentare con orgoglio la propria nazione davanti al mondo intero è motivo di grande onore. A tal proposito, questa nuova edizione olimpica pare si sia impegnata a dare il dovuto riscatto a parecchie donne che nella vita hanno già combattuto e vinto. Saranno ben 50, infatti, le donne che porteranno alta la bandiera e rappresenteranno la propria nazione. Tutte con una storia alle spalle che inevitabilmente lascia il segno. L’Iran , ad esempio, sarà rappresentato dalla 31enne iraniana, Zahra Nemati. Essa, fino all’età di 18 anni, era considerata una promessa del taekwondo; un grave infortunio alla colonna vertebrale, in seguito al terremoto di Bam del 2003, la costrinse in carrozzina. Inevitabilmente dovette abbandonare il taekwondo, ma questo non bastò a farla perder d’animo, e nel 2006 cominciò a praticare il tiro con l’arco. Con questo diventò detentrice di parecchie medaglie, e dopo aver partecipato sia a manifestazioni paraolimpiche che per atleti normodotati, ai campionati asiatici del 2015 ha vinto l´argento, conquistando così il pass per Rio. Le ultime Olimpiadi che hanno visto la partecipazione di un’atleta in carrozzina sono state quelle di Atlanta , nel 1996. Con questo il comitato olimpico iraniano ha voluto premiare Zahra, affidandole il compito di rappresentare il proprio Paese. Anche l’Albania ha la sua “paladina”. Questa è Luiza Gega, giovane atleta di mezzofondo, costretta ad allenarsi nel Parco di Lago, pur di non abbandonare Tirana, a seguito della demolizione dell’unica pista d’atletica presente nella capitale. Il team albanese, in prossimità dei Giochi di Rio, fu privato della possibilità di rifinire la propria preparazione in una situazione tecnicamente accettabile. Quello di Yusra Mardini , invece, è un caso ancor più singolare. Per la prima volta nella storia, il CIO ha selezionato 10 atleti per formare la “squadra dei rifugiati”, squadra che gareggerà nella metropoli carioca e sarà proprio la Mardini a sventolare la bandiera dei rifugiati nella notte inaugurale di Rio. Yusra è una ragazza siriana di 18 anni, che nell’agosto del 2015 si è tuffata dal barcone che stava per affondare nelle acque del Mare Egeo con 20 migranti a bordo, e per tre ore lo ha trascinato fino a mettere tutti in salvo sulle coste dell´isola di Lesbo. Un anno dopo la ragazza è stata nominata per partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016. Al cospetto dell’Italia ci sarà l’acclamatissima nuotatrice Federica Pellegrini, colei che lo scorso 22 giugno ricevette il tricolore da esibire a Rio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Palermo 05 Agosto 2016 Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
|