Inserita in Cultura il 02/08/2016
da REDAZIONE REGIONALE
LE ISOLE EGADI NELLA CARTOGRAFIA STORICA: 108 CARTE DAL 1154 AL 1859.
“La verità del Mediterraneo è nelle isole” è il titolo della mostra cartografica attualmente in esposizione all’ex Stabilimento Florio, dove si potrà visitare fino al 31 agosto, organizzata dall’associazione Egadimythos, con il patrocinio del Comune di Favignana – Isole Egadi. Le carte esposte (108) seguono un percorso che dal 1154 al 1859 mette in evidenza l’evoluzione che le Egadi hanno avuto nel corso dei secoli, sia nella rappresentazione grafica, con confini non ben definiti e incerti, con pochi segni distintivi, sia nella volubilità delle denominazioni che si sono succedute e rincorse. Ad esempio Favignana è Al-Rahib (l’isola del romito o del monaco) nella carta di Al Idrisi del 1154; Faugnana nel 1320 secondo Vesconte Petrus; Egusa e Paconia secondo Ptolémée Claude nel 1401 - che addirittura le considera due isole diverse, e infatti le disegna entrambe in più di una carta; Fagagnana nel 1470 ad opera di un anonimo, o, addirittura, sempre ad opera di Ptolémée Claude nel 1477, le Egadi sono costituite da Egussa, Patama e Sacea anche se, nella descrizione analitica a pagina 45 del manoscritto, sono riportate come Phorbatia, Aegusa, Sacra e Paconia. In tutto il percorso le sorprese non mancano e le carte riprodotte necessitano di particolare attenzione per poterne coglierne tutti i particolari. Per consentire una lettura più attenta la maggior parte della carte non sono state riprodotte nella loro interezza ma solo parzialmente con ingrandimento sulle Egadi. Come si legge nella descrizione di Vincenzo Guarrasi, professore ordinario di Geografia all’Università di Palermo e autore della relazione di presentazione della mostra e della brochure illustrativa, ‘il repertorio cartografico su Favignana, che con la mostra si propone, offre una ampia gamma di carte geografiche che va dalle immagini cosmografiche, in cui si raffigura il mondo intero o una parte considerevole di esso, alle mappe corografiche, che rispondono all´esigenza di rappresentare i singoli luoghi o regioni colti nella loro individualità’. L’ingresso per la sola mostra è gratuito.
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