Inserita in Sport il 18/07/2016
da Giusy Modica
IL FAIR PLAY NELLO SPORT
Lo sport, quando non viene contaminato da interessi politici e commerciali, prepotenza e ignoranza, viene unanimemente riconosciuto come un’attività altamente formativa ed educativa. Dentro e fuori i campi da gioco, purtroppo, l’estetica e la forma dominano spesso sulla sostanza. I corpi sono sempre più ossessionati dalla loro cura e manutenzione, dal loro miglioramento estetico e dalla loro efficienza e talvolta si tende a trascurare quella che è la vera etica sportiva. I valori della correttezza sportiva e della sana competizione, il riconoscimento del dovuto onore a chi è stato più bravo, sono acquisizioni piuttosto recenti. È solo nell’Ottocento, infatti, che in Inghilterra nasce il concetto di fair play (gioco corretto), cioè una serie di regole non scritte, ma dettate da un codice di comportamento che mette al primo posto il rispetto di se stessi, degli altri e delle regole. Tuttavia la nozione di fair play non si esaurisce nel semplice rispetto delle regole. Esso, infatti, promuove valori, tanto importanti nella vita quanto nello sport, come l’amicizia, la lealtà e lo spirito di gruppo. I principi etici insiti nel fair play sono elementi tutt’altro che facoltativi; essi sono qualcosa d’essenziale in ogni attività sportiva e in ogni fase della gestione del settore sportivo. Tutto ciò è applicabile a ciascun livello di abilità ed impegno nell’attività sportiva, dallo sport ricreativo a quello agonistico. Il fair play è citato molto dai media, tuttavia si ipotizza che la maggior parte delle persone non sappia ancora cosa significhi perfettamente. Le conseguenze di una possibile ignoranza diffusa indirizzano ad una visione dello sport screditata dei valori positivi e infangata da episodi negativi, a volte anche raccapriccianti. Molto probabilmente l’essenza del fair play e dei suoi principi non dovrebbe essere solo emanato dai giornali, tv o radio; nel suddetto caso la trasmissione e la promozione dei suoi valori dovrebbe essere materia di tutti gli enti educativi a partire dalla famiglia, dalla scuola e dalle associazioni ricreative, culturali e soprattutto sportive. Il fair play è un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi. Esso comprende la lotta contro l´imbroglio, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza (sia fisica, che verbale), a molestie sessuali e abusi verso bambini, giovani o verso le donne, allo sfruttamento, alla diseguaglianza delle opportunità, alla commercializzazione eccessiva e alla corruzione. La società e l’individuo potranno trarre i vantaggi che lo sport può offrire soltanto quando il fair play sarà una priorità e non un concetto marginale.
Palermo 18 Luglio 2016 Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
|