Inserita in Cronaca il 10/09/2013
da Marina Angelo
Scuole provinciali: il progetto del governo non convince CGIL e FLC «nessun percorso per i precari, inadeguata la soluzione per i corallai»
Il progetto del governo regionale per le scuole che fanno riferimento alle Province dopo l’abolizione di questi enti locali, non convince la Cgil al punto che il sindacato, durante un’audizione nella V commissione dell’Ars, ha chiesto di avviare una fase transitoria per consentire “un percorso vero di statalizzazione garantendo tutti i lavoratori, sia quelli a tempo indeterminato che i precari”.
La Cgil ha sollecitato anche il ritiro del decreto del governo che riguarda la scuola per corallai di Trapani “una specificita” che, secondo il sindacato, “non viene trattata in modo adeguato” .
“Non viene data alcuna risposta – hanno sottolineato Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil e Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia durante l’audizione- al problema dei precari che di fatto restano fuori da qualunque percorso a meno di non essere già inseriti nelle graduatorie della scuola statale. Nel caso della scuola per corallai di Trapani- hanno aggiunto- viene previsto dal decreto di cui chiediamo la revoca l’accorpamento con la scuola regionale di Mazara del Vallo, soluzione in contraddizione con la legge 6 del 2000 che stabilisce il superamento delle scuole regionali, che non garantirebbe n´ i precari n´ il prosieguo dei corsi che rappresentano oggi una unicità nel panorama regionale”.
Cgil e Flc hanno chiesto di “valutare piuttosto l’accorpamento della scuola del corallo con il liceo artistico statale di Trapani che ha già un insegnamento per la lavorazione delle pietre dure che potrebbe essere rafforzato con l’aggiunta dell’insegnamento relativo alla lavorazione del corallo”. “Occorre evitare- hanno rilevato Argurio e Scozzaro- la frantumazione dell’offerta formativa e disegnare un percorso che tuteli i precari e gli allievi e garantisca il prosieguo dell’offerta formativa stessa nel tempo. Anche in questo caso- hanno sostenuto- un regime transitorio si rende necessario”. Cgil e Flc hanno chiesto l’apertura di un tavolo con l’ assessorato all’istruzione, l’assessorato agli enti locali e il Miur per affrontare la questione specifica di lavoratori che provengono da enti locali con mansioni e compiti della scuola, cioè docenti e Ata.
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