Inserita in Cronaca il 18/05/2016
da Giusy Modica
XVI EDIZIONE DEL PROGETTO "ICARO", CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA STRADALE
Realizzato anche per quest’anno il “Progetto ICARO”, la campagna di promozione della sicurezza stradale giunta alla SEDICESIMA edizione e promossa dalla Polizia Stradale, in collaborazione con il MIUR e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, rivolta agli studenti delle scuole medie di I e II grado.
L’iniziativa, condotta dal Dirigente della Polstrada, da un Ispettore Capo da un Assistente Capo ha visto la Polizia Stradale di Trapani impegnata in due scuole – Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore I.T.I. “Leonardo da Vinci” - I.T.N. “Marino Torre” e Istituto Comprensivo Statale L. Bassi – S. Catalano -, i cui Dirigenti Scolastici, i presidi Erasmo Miceli e Ornella Cottone hanno, con grande entusiasmo anche da parte delle insegnanti, accolto tale progetto.
Agli incontri, fissati nel mese di Maggio, hanno preso parte i giovanissimi alunni dei due istituti, cui sono state illustrate le nozioni basilari del codice della strada, con riferimento particolare a quelli che possono essere i principali motivi di interesse per i giovani, i caschi, le cinture ed i comportamenti da tenere come ciclisti e come pedoni.
Il tema affrontato da ICARO per l’anno 2016 è stato quello degli ”utenti vulnerabili”, individuati nei pedoni, nei ciclisti e nei motociclisti per i quali, purtroppo, le statistiche dei sinistri stradali hanno avuto una inversione di tendenza, rispetto alla diminuzione registrata negli anni precedenti che ha permesso, all’Italia, di raggiungere nel decennio 2001 – 2011 il 50% in meno di decessi avvenuti in seguito a sinistri stradali.
Nel corso degli incontri sono stati visionati molti “video-live”, cioè incidenti ripresi da telecamere esistenti a bordo di mezzi pubblici (autobus urbani), per i quali sono stati discussi, da parte degli stessi studenti, le responsabilità degli attori del sinistro e che hanno consentito di ottenere consapevolezza degli errori, sovente casuali o per disattenzione, commessi dai pedoni o dagli stessi conducenti di veicoli.
Sono state utilizzate anche delle schede interattive, fornite anche ai genitori attraverso i loro figli, compilate in forma anonima al fine di permettere la massima sincerità nelle risposte, che saranno inviate all’università “La Sapienza” di Roma, per consentire uno studio approfondito sulla percezione della sicurezza stradale, intesa non come problema ma come consapevolezza del vivere quotidiano.
Uno dei momenti più divertenti degli incontri è stato il “gioco consapevole del MULTITASKING”, dove gli studenti, che poi hanno pure coinvolto i genitori a casa, hanno avuto modo di provare, al pari di ciò che spesso vediamo fare ai conducenti più “abili”, la grande differenza nei tempi di reazione tra il fare soltanto un’azione e, al contrario, l’impegnarsi in più “comportamenti virtuosi”, soprattutto quando si è alla guida, come parlare al telefonino o, perfino, scrivere messaggi. Tutti hanno potuto provare come il tempo di reazione è quasi vicino al doppio. Oltre ai “video-live”, anche con l’ausilio di brevi filmati, sono stati illustrati alcuni principi della educazione stradale, quali il rispetto delle regole che stanno alla base del concetto di legalità e, precipuamente, del concetto di responsabilità e di sicurezza.
Ancora più entusiasmanti sono stati gli incontri con i genitori, che hanno visionato altre immagini e più toccanti video – live, ed ancor più dei figli, hanno mostrato interesse, ponendo numerosissime domande e prolungando gli incontri ben oltre il previsto, dimostrando coinvolgimento e presa di coscienza delle situazioni rappresentate. Anche a loro è stato proposto il gioco del multitasking con il risultato di lasciar sorprese anche le persone che, prima della prova, pensavano di avere pieno controllo delle azioni poste in essere.
L’obiettivo di ICARO, finalizzato a diffondere nei giovani l’idea di legalità e di rispetto delle regole, ha cercato di far conoscere loro le principali norme che compongono il codice della strada, inteso non come regole impositive ma come valori di una cultura civica personale che deve diventare tesoro di vita quotidiana. Con tali incontri si è cercato di fornire “conoscenza” senza dover necessariamente dire ciò che è giusto o meno, ma far loro utilizzare, attraverso il percorso compiuto, la consapevolezza di ogni scelta nella ricerca di quella più corretta per sé e per gli altri.
“L’iniziativa – secondo questa Polstrada – ha l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza stradale e di ridurre le vittime della strada, visto che gli incidenti sono la prima causa di morte per i giovani in Italia ed in Europa, e che rispetto agli anni precedenti, ove l’obiettivo del dimezzamento delle morti “stradali” era stato raggiunto, non si sta registrando, purtroppo, la stessa percentuale di riduzione dei sinistri e delle lesione riportate dagli utenti della strada. Abbiamo cercato di fornire ai ragazzi gli strumenti cognitivi perché le loro scelte, non solo sulla strada ma anche nella vita di ogni giorno, siano consapevoli ed abbiamo ricevuto da loro, attraverso le loro parole ed il loro coinvolgimento, segnali di una notevole maturità già raggiunta, a dispetto della giovane età”.
Anche le semplici parole, attraverso filmati ed immagini, diventano un linguaggio che, partendo dalle emozioni, può far nascere nella mente dei ragazzi una maggiore consapevolezza dei rischi, perché affrontino la quotidianità della vita con più maturità.”
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