Inserita in Cronaca il 18/05/2016
da Giusy Modica
CATANIA - LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE: IMPUTAZIONE COATTA PER SEI DEGLI INDAGATI COINVOLTI NEL CASO DEI CANILI LAGER
Ordinanza d’importanza “storica”
Il Giudice ha stabilito l’imputazione coatta per sei degli indagati coinvolti nel caso dei canili lager gestiti dalla Nova Entra. LNDC e le altre associazioni animaliste, che si erano opposte alla richiesta di archiviazione dei pubblici ministeri, esprimono soddisfazione. “Speriamo che quei poveri esseri maltrattati in mille modi per anni ora abbiamo giustizia” – commenta la presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane Piera Rosati.
Un traguardo importante è stato raggiunto nello spinoso caso dei due canili lager (siti ad Adrano e San Giovanni Galermo), gestiti dall’associazione Nova Entra di Catania, capitanata dal veterinario Mario Bongiorno. Grazie a un’ordinanza della giudice Gaetana Bernabò DiStefano, per sei degli indagati (veterinari, dirigenti Asp veterinaria, funzionari comunali) coinvolti nella scandalosa storia di queste strutture è stata emanata un’imputazione coatta per una serie di reati che vanno dal maltrattamento e dallo stato di abbandono di animali all’associazione per delinquere e alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Ed entro 10 giorni il pubblico ministero dovrà adempiere alla richiesta. Un’ordinanza che riempie di soddisfazione Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che si è affiancata a L’Altra Zampa assieme alle associazioni LAV e Pae, scendendo immediatamente in campo e battendosi strenuamente per dire no all’archiviazione chiesta dalla Procura di Catania con le piemme, dottoresse Minicò e Musella, che avevano considerato "trascurabili" i reati contestati dalla task force veterinaria del Ministero della Salute coordinata dalla dottoressa Rosalba Matassa. La vicenda giudiziaria era iniziata proprio da lì, il 16 aprile 2014, quando l’ispezione della task force aveva indotto la magistratura a emanare un sequestro preventivo nei confronti dei due canili gestiti da Nova Entra. Due “ricoveri” convenzionati, con lucro molto consistente, oltre che con la città di Catania con molti comuni della provincia nei quali le circa 1000 disgraziate creature ospitate venivano trattate in maniera terribile.
“Nella mia lunga esperienza in questo settore è la prima volta che in un provvedimento che riguarda gli animali tra i reati contestati compare l’associazione per delinquere. Un segno evidente della costante crescita di attenzione verso le dinamiche che riguardano la gestione del randagismo, ma anche di sensibilità da parte di istituzioni e magistratura inquirente e giudicante nei riguardi delle creature più deboli. E ciò mi rende oltremodo felice”, dichiara Michele Pezone avvocato di LNDC e responsabile nazionale Diritti Animali dell’associazione.
“Speriamo che quei poveri cani maltrattati in mille modi per anni ora abbiamo finalmente un po’ di giustizia” – commenta la presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane Piera Rosati. “E ringraziamo le avvocatesse Tania Cipolla e Irene Rizza che con il loro impegno hanno contribuito a questo risultato”.
|
|
|
|
|
|
|