Inserita in Politica il 02/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ORDINE DEGLI AVVOCATI TRAPANI - MOZIONE E DELIBERA PER IL SOLLECITO RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI DI VIVIBILITA´ AL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI TRAPANI
VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO L’anno duemilasedici il giorno ventisei del mese di aprile, alle ore 15,00, in Trapani, nei locali ubicati al piano terra del Palazzo di Giustizia, si è riunito, in seduta straordinaria ed urgente, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trapani. Sono presenti i Consiglieri: Avv. Coppola Umberto – Presidente, Avv. Longo Salvatore – Segretario, Avv. Vultaggio Mariella - Tesoriere, Avv. Cavarretta Michele, Avv. Filippi Pieranna, Avv. Genco Stefano Paolo, Avv. Montericcio Giuseppina, Avv. Pugliesi Tiziana, Avv. Scarcella Giuseppe, Avv. Serraino Drago Mario. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trapani, facendo seguito al diffuso disagio che è stato registrato in seno agli iscritti in ragione di numerose vicissitudini che si registrano all’interno del Palazzo di Giustizia, all’esito di un’ approfondita discussione, PREMESSO - che il Tribunale di Trapani costituisce il fondamentale presidio di legalità della provincia di Trapani per la trattazione delle controversie penali, civili (comprese quelle di lavoro), di volontaria giurisdizione, nonché nei delicati settori delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, della Corte di Assise e della sorveglianza, che coinvolge quindi un bacino di utenza assai più ampio rispetto al circondario del Tribunale ma riguarda, come detto, l’intera provincia di Trapani; - che a fronte di ciò non pare sia rivolta da parte dell’Amministrazione giudiziaria uguale attenzione e considerazione, tanto nel campo delle risorse umane quanto in quelle materiali; - che sotto il primo profilo si continua a registrare un progressivo depauperamento tanto dei Magistrati togati, trasferiti ad altri incarichi e ad altri uffici, quanto del personale di cancelleria, specialmente nel ruolo dei funzionari; - che il ricorso sempre crescente alla magistratura onoraria, pur nella massima considerazione per l’abnegazione e l’impegno che la stessa pongono nelle questioni devolute alla propria valutazione, non può costituire risoluzione definitiva dei problemi relativi alla carenza degli organici; - che, inoltre, è sottovalutato il ruolo strategico che il personale di cancelleria riveste in favore dell’avvocatura e dell’utenza in genere, a seguito del parziale distacco di un funzionario di cancelleria in favore di un ufficio giudiziario che risulta avere un numero inferiore di pendenze rispetto a quelle riscontrate presso il Tribunale di Trapani, tanto nel settore civile che in quello penale; - che la destinazione di quell’unità professionale ad altro ufficio comporta il necessario arretramento della gestione della evasione delle pratiche inerenti le spese di Giustizia a cui, tanto questo Consiglio dell’Ordine quanto i Magistrati del Tribunale si sono molto dedicati al fine di consolidare una prassi virtuosa che potesse accelerare la definizione delle pratiche; - che, quindi, l’avvocatura trapanese è costretta, ancora una volta, a subire scelte non condivise ed imposte dai vertici giudiziari distrettuali; - che lo stato di manutenzione in cui versa il Palazzo di Giustizia di Trapani impone una severa valutazione tanto per quel che concerne la struttura (da alcuni mesi l’ingresso risulta in parte transennato) quanto per quel che concerne la funzionalità di talune infrastrutture; - che più specificatamente, da tempo, risultano non funzionanti e comunque inefficienti il metal detector dell’ingresso e gran parte degli ascensori (spesso uno solo è funzionante, rispetto ai tre in dotazione per il pubblico e gli avvocati); - che, sotto diversi profili, le carenze di manutenzione che si registrano all’interno del Palazzo di Giustizia mettono a rischio la sicurezza dell’edificio e dei suoi utenti oltre che offendere il decoro ed il prestigio dell’Amministrazione della Giustizia in Trapani; CONSIDERATO - che tutte le iniziative poste in essere tanto dall’ Avvocatura che dai vertici del Tribunale di Trapani non hanno sortito alcun effetto, poiché la perdita di risorse umane sia per quel che concerne i Magistrati sia per quel che riguarda il personale di cancelleria, non è stata compensata da trasferimenti di nuove unità; - che la nota indirizzata alla Presidenza del Tribunale in data 17 marzo 2016 da parte di questo Consiglio dell’Ordine non ha trovato adeguato riscontro e, con essa, le questioni inerenti alla gestione ordinaria dell’attività giudiziaria in Trapani; - che l’avvocatura trapanese è costretta ad operare in condizioni di assoluto disagio; - che ad oggi risultano vacanti numero sei posti di Magistrati ordinari (su 19 posti in organico) e che gli affari pendenti risultano prevalentemente trattati, specie nel settore civile, dalla magistratura onoraria; - che, dalla disamina dei bollettini statistici mensili pubblicati, emerge, in ciascun settore, un numero di procedimenti pendenti considerevole, certamente superiore rispetto ad altri uffici giudiziari vicini, di guisa che appare non giustificato il trasferimento di risorse; INVITA - il Presidente del Tribunale di Trapani reggente, a mettere in campo presso la Presidenza della Corte d’Appello di Palermo, il Consiglio Giudiziario distrettuale, il Ministero della Giustizia ed il Consiglio Superiore della Magistratura, ogni iniziativa utile volta a richiedere la dovuta attenzione nei confronti del Tribunale di Trapani mediante l’invio di risorse umane adeguate alle piante organiche previste nonché mediante lo stanziamento di fondi idonei al corretto restauro dell’edificio del Palazzo di Giustizia ed al ripristino della corretta funzionalità delle infrastrutture di cui è dotato il Palazzo stesso, DELIBERA - l’astensione dalle udienze civili, penali, tributari ed amministrativi e da ogni attività giudiziaria degli avvocati di tutto il Foro di Trapani per i giorni 23, 24, 25, 26, 27, 28 maggio 2016 nel rispetto della normativa di legge in materia e del codice di autoregolamentazione; - di richiedere un incontro immediato con i capi degli Uffici Giudiziari del Tribunale, nonché con il Presidente della Corte d’Appello Palermo e DISPONE - la trasmissione della presente delibera al Presidente del Tribunale di Trapani, al Presidente della Corte d´appello di Palermo e ai dirigenti degli uffici giudiziari civili, penali, amministrativi e tributari interessati, al Ministro della Giustizia, alla Commissione di garanzia dell´attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e al Consiglio nazionale forense.
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