Inserita in Sport il 02/05/2016
da Gabriele Li Mandri
36^ GIORNATA DI SERIE A: CARPI E PALERMO, QUANDO LE BIG FANNO LA DIFFERENZA
(Foto: lapresse)
Oramai l’unico stimolo rimanente per restare a guardare la Serie A è rappresentato dall’appassionante lotta per non retrocedere: anche se per le protagoniste coinvolte (Carpi, Palermo, Frosinone e forse anche Udinese), questa passione non è stata esattamente richiesta a gran voce. Meritata, ma di certo non richiesta.
Soprattutto quando il campionato diventa vittima di facili umori, dovuti ai vari obiettivi delle big che vanno assottigliandosi o sparendo. Non è stato il caso della Juventus che, nonostante una rilassatezza da campione d’Italia, è riuscita comunque a non regalare nulla al Carpi, sconfitto per 2-0 e costretto ad una brusca frenata proprio ad un passo dal nastro salvezza. Capita di rado, ma capita.
L’unica a poter festeggiare è il Palermo, forse la squadra con più “lavoratori” sotto contratto in Serie A, per merito del prolifico Zamparini. I rosanero hanno fatto il loro, sconfiggendo per 2-0 la Sampdoria grazie ad un Vasquez ritrovato e ad un Gilardino che, quando non firma i tabellini, riesce comunque ad essere decisivo. Il Palermo riesce così ad andare a pari punti col Carpi, anche se la differenza reti rimane comunque dalla parte degli avversari.
Non sorride neanche il Frosinone, autore di una partita quasi corsara a San Siro contro il Milan: in vantaggio per 2-0, e poi per 3-1, è riuscita a vanificare tutto giocando a pallavolo nella propria area di rigore. Dopo il primo penalty sbagliato da Balotelli sul 2-0, ci ha pensato Menez al 90esimo a mettere il punto del 3-3. Una delusione amarissima che spinge i frusinati a -4 da Carpi e Palermo.
Gabriele Li Mandri
|
|