Inserita in Cronaca il 25/03/2016
da REDAZIONE REGIONALE
TRAPANI CHIESA DI SAN NICOLA - ESORTAZIONE CONCLUSIVA DISCESA DALLA CROCE E APERTURA DELLA PROCESSIONE DEI MISTERI
Carissime sorelle, carissimi fratelli! La discesa dalla Croce è una tappa del cammino del Triduo pasquale. Nella nostra città questo gesto è carico di profonde emozioni: ci mette tutti davanti ad un patibolo su cui è stato immolato un giusto, un innocente. Ci spinge tutti: vogliamo essere protagonisti nel fare scendere il giusto dalla croce. Vogliamo liberarlo dai chiodi, affinché scenda a riposare sul grembo della madre, sul grembo di un popolo che gli vuole bene, anche se è stato assente nel momento della sua ingiusta condanna. In quest’anno il dramma della croce lo viviamo sullo sfondo di una tragedia che colpì la nostra città durante la seconda guerra mondiale. Quanti nostri fratelli e sorelle sono morti sotto i bombardamenti. Anziani, bambini, giovani, mamme! Qui, nel centro storico, nel nostro mare, nei nostri cieli! L’orrore in casa! Il lutto irrimediabile! In questo stesso anno assistiamo impotenti alla ferocia che uccide in clandestinità, che semina morte tra i civili che vanno al lavoro e alla scuola, al mercato e all’ospedale, nelle chiese e nelle strade di ogni giorno! In questo stesso anno continuiamo a raccogliere morti venuti dal mare, continuiamo a discutere se e come aprire le porte, a quanti e a quali condizioni! È un clima di morte, un’ondata di disperazione che non trova sponda, che non riesce ad approdare; un sogno già condannato, tanti cristi rimessi in croce nell’indifferenza del mondo! In questo giorno, Gesù, accogliamo la sfida di non guardare dall’altra parte: con te vogliamo guardare in faccia il male del mondo, del nostro mondo e gridarti: Liberaci dal male, liberaci dal maligno! Davanti alla tua croce non ci fermeremo a discutere. Ti chiediamo la grazia di capire le tue parole e i tuoi gesti. Con la processione che stiamo per iniziare aiutaci a capire perché scegli di mangiare e bere con i peccatori (Mc 2,16); girando per le nostre strade ti contempliamo mentre dialoghi con la samaritana e le capovolgi la vita (Gv 4,7-26); ti spiamo mentre incontri di notte Nicodemo e lo provochi a rinascere nella forza del tuo Spirito (Gv 3,1-21); ti osserviamo mentre ti fai ungere i piedi da una prostituta (Lc 7,36-50). Cammini in una città che – come tutte le città del mondo – vuole liberarsi dalla bocca della menzogna e chiede che la tua saliva sciolga la nostra lingua alla verità (Mc 7,33). Signore, disceso dalla croce, cammina davanti a noi e dacci la grazia di imitarti, per entrare con te e con la madre tua Maria nel giardino della risurrezione.
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