Inserita in Sport il 07/03/2016
da Gabriele Li Mandri
28^ GIORNATA DI SERIE A: JUVENTUS E NAPOLI IN CIMA, BENE ROMA E INTER
La 28^ giornata di Serie A ha confermato il momento d´oro della Juventus e del Napoli, entrambe vittoriose e, dunque, padrone dei primi due posti della classifica. Il Napoli, nell´anticipo di sabato, ha battuto per 3-1 il Chievo e la Juventus, domenica pomeriggio, ha superato senza patemi l´Atalanta per 2-0. Rispettivamente a quota 64 e 61, saranno loro a giocarsi lo scudetto fino alla fine.
La bagarre in zona Champions ha invece confermato lo splendido momento della Roma, trascinata dai due acquisti di gennaio El Shaarawy e Perotti, e da un Salah ancora una volta mattatore dell´incontro. I giallorossi hanno sconfitto la Fiorentina per 4-1, staccandola di 3 lunghezze e occupando in solitario il 3 posto valevole il diritto di giocarsi i preliminari di Champions League. In un campionato così folle, però, il ribaltone resta comunque possibile.
Bene anche l´Inter, che ha sconfitto per 3-1 un Palermo oramai sull´orlo del baratro della retrocessione. I rosanero non hanno rappresentato un valido ostacolo, anche per una squadra reduce dalla bruciante eliminazione in semifinale di Coppa Italia, e da un periodo di profonde ombre. La squadra di Mancini ha saputo reagire, confermando che la ritrovata vena realizzativa dei suoi bomber è l´unico biglietto valido per poter sperare ancora nel 3 posto. Che, oramai, dista 5 punti. Forse troppi.
Crolla per la prima volta nel 2016 il Milan di Mihajlovic. Manco a dirlo, in casa del Sassuolo, autentico mattatore dei mister rossoneri. Dopo Allegri, Seedorf e Inzaghi, dunque, anche il serbo ha dovuto pagare la tassa neroverde. Che, come sempre, è coincisa con l´addio alle residue speranze per il terzo posto, oramai lontano 9 punti. Con tanti infortuni ed una condizione fisica da Trofeo Birra Moretti, adesso i rossoneri dovranno guardarsi proprio dalla rimonta del Sassuolo (distante 3 punti) e concentrarsi per portare a casa la finale di Coppa Italia contro la Juve. Che, per inciso, sarebbe il 30esimo trofeo in 30 anni di Berlusconi: i tempi della Champions sono un lontano ricordo, ma si tratta pur sempre di una coppa.
Gabriele Li Mandri
|