Inserita in Nera il 29/02/2016
da Umberto Crispo
CARABINIERI - CONTROLLI A TAPPETO NEL FINE SETTIMANA: UN ARRESTO
L’attività di prevenzione, di controllo e la costante presenza sul territorio dell’Arma dei Carabinieri del capoluogo trapanese non si ferma. Anche lo scorso fine settimana, i militari della Compagnia di Trapani hanno svolto una massiccia azione preventiva in tutta la giurisdizione del capoluogo trapanese, mettendo in campo circa 50 pattuglie e controllando più di 240 persone. Nella fitta rete di questi controlli, positiva è risultata anche la consequenziale attività repressiva. La notte del 27 febbraio, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Trapani, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno tratto in arresto Miceli Gaspare, 37enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di arma da fuoco e ricettazione. A seguito di mirata attività di indagine, i Carabinieri, ritenendo che all’interno dell’abitazione del Miceli, sita a Trapani in una traversa di via Salemi, potessero essere occultate armi da fuoco e sostanze stupefacenti, decidevano di intervenire. Il blitz, che ha visto impegnati circa 15 militari, iniziato in piena notte, permetteva di rinvenire all’interno di diverse stanze della casa, oltre a numerose cartucce e proiettili, grammi 310 circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, soldi contanti, bilancini di precisione e coltelli intrisi di marijuana, tutti oggetti ritenuti dagli investigatori collegati alla possibile attività di spaccio di stupefacenti. Nell’occorso, dopo un’accurata perquisizione dei luoghi, i militari riuscivano a rinvenire, occultata all’interno di un tubo in plastica ritrovato in un capanno ricovero di attrezzi, un fucile semiautomatico cal. 12, unitamente ad altre numerose cartucce di vari calibri. Immediati accertamenti permettevano inoltre di appurare che l’arma era provento di un furto in abitazione perpetrato lo scorso maggio nel comune di Paceco. Per il 37enne sono dunque scattate le manette e, al termine delle formalità di rito, il Miceli veniva tradotto presso la casa circondariale di “San Giuliano” di Trapani, in attesa dell’udienza di convalida da parte del GIP del Tribunale di Trapani.
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