Inserita in Cronaca il 25/02/2016
da Giusy Modica
CITTÀ DI MARSALA - ARRESTATO DAI CARABINIERI UN PREGIUDICATO MARSALESE: NASCONDEVA IN CASA OLTRE 4 KG DI MARIJUANA.
Non è bastato nemmeno il braccialetto elettronico a bloccare i suoi traffici illeciti di droga. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R.M. della Compagnia di Marsala, sotto la guida del Ten. Federico Minicucci e del Mar.a.“s”.UPS Antonio Pipitone, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, BONAFEDE Pietro, 34enne pregiudicato marsalese, già sottoposto agli arresti domiciliari, sequestrando oltre 4 kg. di marijuana. Martedì 23 febbraio scorso, presso la Centrale Operativa di Trapani scattava l’allarme collegato al dispositivo elettronico applicato al Bonafede. L’operatore in turno, allora, dirottava immediatamente una gazzella della Compagnia di Marsala sul posto per verificare l’accaduto. Una volta giunti alla sua abitazione, i militari dell’Arma si accorgevano immediatamente che c’era qualcosa di strano: notavano subito la porta del garage semiaperta, da dove si intravedeva il Bonafede che armeggiava in cucina e che alla vista dei Carabinieri terminava l’attività in corso, portandosi precipitosamente verso un’altra stanza dell’abitazione. I militari, quindi, decidevano di approfondire il controllo e, raggiunto il malvivente, notavano da subito un forte ed acre odore di marijuana e, successivamente, si accorgevano della presenza, per terra, di alcune foglie essiccate dello stesso stupefacente. A questo punto, tramite la Centrale Operativa di Marsala, i militari richiedevano l’ausilio di un’altra autoradio ed, unitamente alla pattuglia giunta sul posto, procedevano ad un’accurata perquisizione dell’abitazione e di tutte le sue pertinenze. L’attività si concludeva con esito positivo, in quanto, nel primo cassetto di un comodino, posto nella sala da pranzo, infatti, è stato rinvenuto un involucro di carta stagnola contenente 50 grammi di marijuana mentre, nello sgabuzzino adiacente a tale locale, è stato trovato un sacco in iuta, con ulteriori 2,4 kg. della stessa sostanza stupefacente. Proseguendo il controllo e precisamente nella corte che divide il garage dalla cucina, si rinveniva una busta in cellophane trasparente con all’interno ulteriori 1,8 kg. di marijuana, abilmente occultata sotto il fogliame di una pianta e due involucri di carta stagnola, contenenti rispettivamente 50 e 60 grammi di sostanza, posti nel cassetto di un tavolo da lavoro nel garage da cui i militari hanno fatto accesso all’abitazione. Terminato il controllo, Bonafede è stato condotto presso gli uffici di Villa Araba, ove i militari hanno portato anche tutta la sostanza stupefacente rinvenuta, che è stato accertato essere pari a 4,3 kg. complessivi, sottoposta a sequestro. Una volta conclusi tutti gli atti di rito, viste tali risultanze nonché il fatto che il malvivente fosse già ristretto ad una misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico, il Bonafede è stato tratto in arresto, su disposizione del PM di turno della locale Procura della Repubblica, e sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa della convalida dell’attività svolta. All’esito dell’udienza che si è tenuta ieri pomeriggio, l’A.G. lilybetana ha avallato l’operato dei militari dell’Arma, disponendo la traduzione in carcere, del Bonafede, in ottemperanza di un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare, quale aggravamento della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a cui era sottoposto. Si tratta certamente di un duro colpo inferto allo smercio di sostanze stupefacenti nel territorio marsalese: la droga sequestrata, infatti, immessa sul mercato avrebbe consentito di ottenere oltre 500 dosi che, rivendute al dettaglio, avrebbero fruttato più di 5.000 euro.
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