Inserita in Cronaca il 23/02/2016
da Umberto Crispo
SBLOCCATI 28 MILIONI DI EURO A FAVORE DEI COMUNI DEL BELICE
Sbloccati i finanziamenti relativi alla ricostruzione post sisma del Belice. Firmati ed emessi i mandati di pagamento relativi alla somma residua del finanziamento ottenuto con legge dello Stato 228/2012 (emendamento a firma dei Senatori Marinello, Vicari, d’Alì….). Dopo intensa attività portata avanti in maniera univoca dal Coordinamento dei Sindaci della Valle del Belice, sono stati emessi gli ultimi mandati di pagamento in favore dei 21 Comuni colpiti dal sisma per un ammontare complessivo di circa 28 milioni di euro. Si chiude così la vicenda iniziata già nel 2013 dove due commi della Legge di Stabilità di allora prevedevano un finanziamento a valere, tanto sulle Opere Pubbliche, quanto sull’edilizia privata, per un totale complessivo di 45 milioni di euro. Com’è noto, la vicenda, sia da un punto di vista normativo, che da un punto di vista economico finanziario, si era arenata a seguito del trasferimento della quota di 35 milioni in capo alla Regione Siciliana nonostante già il problema fosse stato ravvisato da subito e rappresentato in tutte le sedi dal Coordinatore dei Sindaci Nicolò Catania. Oggi la vicenda trova l’epilogo grazie all’intervento risolutivo da parte dello stesso Coordinamento che ha avuto ragione sull’interpretazione di alcune norme di carattere finanziario. Sulla questione il Coordinatore dei Sindaci, Sindaco del Comune di Partanna Nicolò Catania dichiara; “Abbiamo motivo di ritenerci soddisfatti del lavoro fin qui svolto che, nonostante il lungo lasso di tempo intercorso, oggi vede concludersi una vicenda sulla quale siamo stati incalzanti, trovando e suggerendo alle Istituzioni, le soluzioni tecnico giuridiche che hanno portato alla soluzione finale. Ritengo che in un momento di crisi così pesante, immettere nel territorio belicino una cifra così considerevole, possa rappresentare una buona boccata di ossigeno per la nostra economia ed in modo particolare per l’edilizia ferma ormai da tempo ed ovviamente per tutto l’indotto che orbita attorno ad essa. Parallelamente il lavoro del Coordinamento non si è fermato al semplice sblocco di detto finanziamento, ma è in atto una forte ed intensa interlocuzione con le Istituzioni tutte per evitare di far cancellare dall’agenda dello Stato e della Regione la “questione belice”. E’ in atto infatti, un’intensa attività che guarda, non solo al soddisfacimento dei diritti acquisiti, ma anche a creare gli strumenti necessari per rientrare a pieno titolo fra quei territori che si candidano prioritariamente all’utilizzo produttivo dei fondi strutturali 2014-2020.”
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