Inserita in Nera il 09/02/2016
da Umberto Crispo
ALCAMO - IDENTIFICATI E DENUNCIATI I COMPONENTI DI UNA BANDA DI GIOVANISSIMI ALCAMESI CHE ANIMAVANO LA “MOVIDA” ALCAMESE NEI FINE SETTIMANA SPACCIANDO INGENTI QUANTITATIVI DI MARIUJANA
Di recente la Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Alcamo ha notificato 15 avvisi di conclusione indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Trapani a carico di una banda di giovanissimi alcamesi che gestivano in questo centro una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. I provvedimenti in questione venivano emessi a seguito di una complessa attività di indagine - supportata peraltro da numerose attività di intercettazione telefoniche, ambientale e video - condotta tra il mese di novembre del 2013 ed il mese di maggio del 2014 ad esito della quale venivano contestati i delitti di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e, finanche, un episodio di estorsione consumatosi in pregiudizio di un giovanissimo consumatore minore degli anni quattordici. Nell’ambito della nota informativa in argomento, venivano altresì denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Palermo tre giovanissimi studenti sistematicamente impiegati dalla banda per le consegne dello stupefacente nelle principali piazze frequentati dagli assuntori; orbitanti, in via precipua, attorno alla centralissima Piazza Ciullo, ove nei fine settimana si anima la nota “movida” alcamese. Malgrado la giovane età degli indagati, la banda aveva strategicamente organizzato sia la fase di approvvigionamento di cospicue quantità di stupefacente che quella del successivo spaccio, rendendo difficoltosa l’attività di indagine finalizzata a ricostruire il modus operandi e l’identificazione dei vari adepti di volta in volta chiamati a gestire i contatti con gli assuntori. Anche dall’ascolto delle conversazioni è emersa la particolare cautela adottata dagli indagati nell’utilizzo del telefono cellulare; gli interlocutori, infatti, si esprimevano, in via esclusiva, utilizzando espressioni metaforiche ed allusive preventivamente concordate, pianificavano logisticamente le operazioni di approvvigionamento di stupefacente curando dettagliatamente il trasporto della droga e ricercando la condizione di massima sicurezza durante le fasi di cessione della stessa. In particolare la struttura criminale era composta da due gruppi, uno dedito, per l’appunto, all’approvvigionamento dello stupefacente, che avveniva all’incirca ogni due giorni con quantitativi che si aggiravano tra 1 - 2 chili, ed un secondo gruppo che curava la ricezione del notevole quantitativo per poi procedere alla pesatura ed alla steccatura in singole innumerevoli dosi, attività questa che avveniva all’interno di locali locati per brevi periodi ed ubicati tutti in prossimità della centralissima Piazza Ciullo. Per meglio rendere l’idea del livello organizzativo raggiunto e di come fossero particolarmente attenti ad eludere eventuali attenzioni investigative, il passaggio dello stupefacente al gruppo che gestiva il confezionamento avveniva in zone sempre diverse lasciando dei veicoli, ovviamente non chiusi a chiave, dove il fornitore lasciava un sacco pieno di erba – in media 1-2 chili – che dopo pochi minuti veniva prelevato da altri soggetti che curavano il trasporto fino allo “stabilimento” dove veniva effettuata la pesatura ed il confezionamento in singole dosi; altro espediente era il sacco utilizzato per il trasporto che è quello solitamente utilizzato dalla grande distribuzione per la commercializzazione dei croccantini per cani che consentiva di “schermare” adeguatamente il contenuto, evitando che l’inconfondibile odore si propagasse. Altro particolare inquietante perveniva dal fatto che la banda non si poneva scrupoli nell’arruolare pusher dalla minore età i quali, in occasione di alcune attività di riscontro laddove venivano trovati in possesso di numerose stecche pronte per essere cedute, non venivano meno al patto di omertà stretto con i vertici della banda; l’assenza di scrupoli veniva attestato oggettivamente in un episodio estorsivo atteso che in una occasione, uno dei capi della banda, minacciava pesantemente uno dei giovani minorenni affinché consegnasse l’incasso della merce spacciata. In tal senso i risultati delle attività di riscontro eseguita durante l’intera durata delle indagini consentiva di sequestrare cospicui quantitativi di erba, bilancini e materiale strumentale per il confezionamento dello stupefacente. I soggetti interessati dai provvedimenti in argomento sono M.G. di anni 23, M.F. di anni 23, G.P. di anni 22, A.I. di anni 20, G.V. di anni 32, V.C. di anni 54, V.G. di anni 27, V.V. di anni 26, V.F. di anni 24, N.M. di anni 46, A.D. di anni 26, T.V. di anni 21, M.D. di anni 21, R.P. di anni 20 e R.D. di anni 20.
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