Inserita in Cronaca il 09/07/2013
da redazione
L´esigenza di mediatori familiari cresce anche a Trapani
Dopo la notizia appresa negli ultimi giorni circa la reintroduzione della mediazione civile e commerciale obbligatoria, inizia a prendere corpo in Sicilia anche la mediazione familiare, moderno ed efficace strumento che gli “addetti ai lavori” considerano come una “via d’uscita” per una delle più drammatiche emergenze sociali del nostro tempo: le separazioni coniugali.
Trentatr´ professionisti provenienti da tutta la Sicilia hanno conseguito, lo scorso 8 giugno, il titolo di “mediatore familiare”, dopo aver frequentato per un anno un Master post-universitario specifico, organizzato dalla Scuola di formazione di Conciliazione-Adr di Trapani con la collaborazione dell’ente di formazione CeNAF ed accreditato dall’AIMEF, l’Associazione Italiana Mediatori Familiari.
Tra questi ben dieci sono psicologi, sociologi, giuristi ed avvocati della Provincia di Trapani.
«È ormai sotto gli occhi di tutti come la progressiva ed inarrestabile crescita dei conflitti coniugali rappresenti una delle più spinose problematiche che affliggono il nostro Paese, con conseguenze drammaticamente negative che si riverberano non soltanto sui protagonisti dell’evento separativo (marito, moglie) ma anche su coloro i quali subiscono indirettamente, ed inevitabilmente, gli effetti di questo evento traumatico (figli) », sostiene Simona Santamaria, psicologa.
Si tratta di un quadro desolante, aggravato dall’impossibilità dei sempre più “ingolfati” Tribunali italiani di risolvere i contenziosi coniugali con modalità e tempi idonei a salvaguardare la serenità di chi vive il dramma della separazione.
Le cronache ci raccontano ogni giorno di figli contesi per anni a suon di carte bollate, di genitori che si riducono sul lastrico dopo anni e anni di battaglie legali, di figli allontanati da padri e madri come se fossero oggetti inanimati, di gesti estremi, frutto della disperazione e della solitudine in cui versano i componenti delle famiglie che vivono il disfacimento della famiglia tra un’udienza e l’altra di procedimenti infiniti di una Giustizia a rallentatore.
Conforta sapere che a Trapani, come in altre realtà della nostra Italia, tra qualche mese, nel settore della mediazione familiare, opererà uno staff di professionisti qualificati che si occuperanno a tutto tondo dei problemi della famiglia.
Si tratta, come già accennato, di un team di esperti che, subito dopo il superamento dell’esame finale del Master in Mediazione familiare, sono già al lavoro sul territorio provinciale per garantire a chi ha deciso di affrontare il difficile percorso della separazione coniugale un’alternativa certamente più umana ed efficace rispetto a quella di “darsi battaglia”, per anni, in Tribunale con il solo risultato di deteriorare la qualità di vita dei coniugi separati e, soprattutto, quella dei figli.
I procedimenti civili e penali che scaturiscono dalla rottura dei rapporti matrimoniali sono un fenomeno in costante crescita anche nelle aule di giustizia del Tribunale di Trapani .
«Le cause di separazione - afferma Rosanna Caradonna, avvocato del Foro di Trapani - possono durare anche più di tre anni, mentre i figli stanno a guardare, mentre i Giudici rinviano le udienze, mentre uno dei due coniugi rischia di rimanere senza casa e non avere più i soldi per mantenersi. Quel che è peggio, poi, è che c’è chi non riesce più a vedere i propri figli.
I notevoli costi umani ed economici sostenuti dalle parti in lite sono la prova più evidente che il sistema giustizia non è in grado di risolvere da solo alla radice il conflitto familiare.
Soltanto i membri della famiglia possono superare la crisi che li divide ed è questo un obiettivo che può essere raggiunto esclusivamente con la loro volontà, poich´ affidare la soluzione del loro conflitto all’autorità di una sentenza è comunque per entrambe una sconfitta, mentre una soluzione concordata diventa per entrambe una vittoria».
«La Mediazione familiare» secondo Riccardo Pellegrino, co -fondatore dell’Organismo di Mediazione Civile e Commerciale “Conciliazione-Adr” di Trapani e cultore alla cattedra di Diritto della Mediazione Civile istituita presso il Polo Universitario trapanese «rappresenta una risorsa alternativa al percorso giudiziario per favorire la negoziazione delle questioni relative alla fase della separazione e del divorzio, sia con riferimento agli aspetti emotivi – come l’affidamento dei figli – sia con riguardo a quelli materiali, come la divisione dei beni, la determinazione dell’assegno di mantenimento e l’assegnazione della casa».
Il servizio di mediazione familiare, attivo già dal prossimo autunno,sarà quindi gestito da uno staff qualificato di esperti in discipline psicologiche e giuridiche che aiuterà le coppie a riorganizzare le proprie relazioni familiari attraverso soluzioni specifiche e personalizzate per i singoli casi, garantendo tempi ridotti, costi certi e di gran lunga inferiori rispetto a quelli normalmente sostenuti per le separazioni giudiziali.
In definitiva, si preannuncia una vera e propria “rivoluzione copernicana” per la cui attuazione saranno presto attivati dei punti informativi a disposizione di tutti coloro che non conoscono cosa sia la Mediazione Familiare o pensano che una crisi di coppia possa risolversi soltanto in Tribunale.
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Commenti |
09/07/2013 - Sono d´accordo con il Vs.commento ( sonoun mediatore civile ) ; ho con mio figlio una situazione di divorzio e stiamo uscendo pazzi per le follie del´ex nuora e della sua famiglia e.....non vediamo i bambini. (salvatore) |
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