Inserita in Economia il 05/07/2013
da redazione
Domani al via i saldi ´d´inizio´ stagione
"Si saldi chi può". Sembrerebbe il claim scelto dai commercianti che finalmente, da domani, potrebbero iniziare a sentire cantare i registratori di cassa rimasti quasi in silenzio per l’intero anno.
Un anno nero per i consumi che ci viene costantemente ricordato da questa o da quella statistica. Eppure a noi, basta fare i classici “4 conti” per capire che bisogna eliminare il peso del superfluo dalle spese della fine del mese.
Si è visto già per i saldi invernali quando a Trapani i negozi rimanevano aperti e pieni di roba, in attesa che qualcuno entrasse a comprare almeno a prezzi scontati.
Nessuno, visto la crisi, si preoccupa più della data d’inizio degli sconti ( a parte il Veneto che aveva proposto la fine della stagione per l’inizio dei saldi).
Dopo Basilicata, Campania e Molise, dove sono già iniziati il 2 luglio, domani i saldi estivi partiranno anche nelle altre regioni, come la Sicilia.
Secondo le stime dell´Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l´acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 229 euro - meno di 100 euro a testa - per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro.
Le notizie, quindi, non sembrano migliorare per i commercianti:
Le vendite estive che sono sempre un momento di richiamo per le famiglie, infatti,negli ultimi anni si sono ridotte costantemente.
«Siamo consapevoli - sottolinea Renato Borghi, Vice Presidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia - delle difficoltà che attraversano le famiglie italiane dal punto di vista del reddito disponibile, pertanto è prevedibile un leggero calo rispetto all´anno scorso con uno scontrino medio intorno ai 100 euro» contro i 103 dell´anno precedente e i 117 del 2010.
Ma c’è chi non si perde d’animo:
«Siamo peraltro fiduciosi - afferma - che i saldi, che preferisco definire di “inizio stagione”, sapranno incontrare le più diversificate esigenze dei consumatori, sia per quantità, qualità e assortimento dei prodotti invenduti, che per gli sconti che prevediamo possano superare il 40% Le vendite in questo periodo, insomma, pur in un contesto difficile, potranno dare effervescenza alle vendite e rappresentare per i consumatori italiani e i turisti stranieri un´occasione per acquistare quei capi d´abbigliamento desiderati nel corso della stagione».
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