Inserita in Nera il 04/07/2013
da redazione
Nuove accuse per l´assassino di Don Michele, Incandela avrebbe rubato a casa dell´on. Ruggirello
Ad appesantire la già gravante posizione di Antonio Incandela, l’operaio 32enne in carcere con l’accusa di avere ucciso a bastonate lo scorso 26 febbraio nel sonno don Michele Di Stefano, l´anziano parroco della chiesa "Gesù, Maria e Giuseppe" di Ummari, ci sarebbero nuovi capi d’imputazione All’operaio reo confesso dell’omicidio, infatti, il procuratore di Trapani Massimo Palmeri avrebbe contestato una serie di furti commessi nel periodo compreso tra la data dell´omicidio 8 il ventisei febbraio scorso) e il giorno del suo arresto, 17 aprile, mentre era intercettato dagli inquirenti. Tra i furti che gli verrebbero attribuiti ci sarebbe anche quello ai danni dell’abitazione di Marausa del deputato all´Ars Paolo Ruggirello, più volte oggetto di atti vandalici.
Incandela, al quale sono stati affidati due avvocati d’ufficio dopo l’abbandono del mandato da parte del suo legale, oggi sarà nuovamente interrogato.
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