Inserita in Cronaca il 23/01/2013
da redazione
Favignana: pronti a pulire la costa
Sono arrivate oggi a Favignana le due squadre specializzate in spiaggiamento di idrocarburi della Protezione Civile Legambiente, pronte ad avviare i lavori di pulizia della costa interessata dal catrame.
Terminati gli ultimi sopralluoghi utili a transennare l'area interessata e a creare la stazione mobile di smaltimento, si legge in una nota, nella giornata di domani verranno avviati i lavori. Le due squadre sono composte da 11 persone con a disposizione due mezzi: un terzo mezzo è stato messo a disposizione della sezione dei “Vigili del Fuoco in congendo” di Favignana dalla Protezione Civile di Mazara del Vallo.
Per quanto riguarda le giornate di pulizia con volontariato civile libero (non specializzato) si è ancora in attesa delle direttive della Protezione Civile, che dovrà mettere nelle condizioni ottimali e in sicurezza la zona in cui si interverrà.
La preparazione della stazione di lavoro è necessaria affinché il lavoro dei volontari sia il più efficace e incisivo possibile. A Favignana si è intanto costituito ufficialmente il Coc, il coordinamento operativo comunale - di cui è responsabile l’assessore all’ambiente, Giuseppe Campo - adibito a una funzione tecnico scientifica; alla gestione, viabilità e trasferimento dei volontari; alla logistica, ai mezzi e alle attrezzature e alla gestione delle organizzazioni di volontariato. Il coordinamento tecnico-scientifico sarà assicurato dall’AMP e dalla Capitaneria di porto; la viabilità sarà gestita dalla Polizia Municipale; la logistica dall’Ufficio Tecnico comunale.
Il Direttore dell’AMP Stefano Donati, durante l’ultima riunione operativa ha sintetizzato la situazione dal punto di vista ambientale, evidenziando che risultano interessate la costa NW di Favignana, da Punta Sottile a Punta Faraglione, e la costa settentrionale di Levanzo, in particolare a Cala Tramontana e Cala Calcara. Il catrame è presente a macchia di leopardo, quindi in maniera non omogenea, con zone ad alta densità e zone a bassa densità. La quantità non è ingente, ma la costa interessata è molto grande e necessita di un intervento di ripulitura capillare. Tiziana Chieruzzi, consulente per la Protezione civile di Legambiente nazionale, ha dichiarato che a suo giudizio non è ancora stimabile la quantità dell’inquinamento, disponendo che le squadre di volontari siano organizzate in turni di lavoro, con le opportune dotazioni di sicurezza (tute, maschere, stivali, guanti, ecc.) per prevenire il rischio inalazione. Per evitare l’inquinamento delle acque marine con gli eventuali residui dell’idropulizia saranno utilizzati geotessuti e panne assorbenti. Verrà assicurata sempre la tracciabilità dei materiali asportati.
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