Inserita in Cultura il 13/11/2015
da Umberto Crispo
SCOPERTE NUOVU TIPO DI CELLULE STAMINALI
Il gruppo del Dipartimento di Medicina sperimentale dell´Università di Genova, diretto da Ranieri Cancedda*, ha pubblicato sulla rivista Scientific Reports, rivista scientifica che si occupa di tutti i settori delle scienze naturali pubblicata da nature del gruppo npg, la scoperta di un tipo di cellule staminali che al primo malessere si concentrano sulla parte coinvolta, e cominciano a ripararne i danni; a scoprirlo sono state le ricercatrici Claudia Lo Sicco e Roberta Tasso. Queste cellule sono state rilevate nel sangue dei topi, ed è già stata verificata la loro efficienza; infatti sono state iniettate in topi che avevano fratture nella coda, e, nell´arco di tre settimane, le cellule si sono moltiplicate sia nelle ossa che nella cartilagine che nei muscoli agevolando la guarigione. Il prossimo obbiettivo, secondo quanto affermato da Cancedda, sarà andarle a trovare nell’uomo; e dopo di ciò si potrebbe provare a isolarle e cercare di moltiplicarle, oppure (opzione un po più velleitaria), si potrebbero usare per riattivare meccanismi endogeni di riparazione perduti nel corso dell´evoluzione. Meccanismi di riparazione del genere, comunque, sono già presenti in natura, come ad esempio nelle lucertole, quando viene tagliata la coda, grazie ad essi successivamente ricresce; ma anche nell’uomo meccanismi simili agiscono nel fegato e durante lo sviluppo fetale. Dopo questa strabiliante scoperta, adesso bisogna capire come sfruttare le enormi potenzialità di queste cellule.
*Ranieri Cancedda E´ il presidente della European Tissue Engineering Society, la società scientifica che riunisce i ricercatori europei attivi nel campo dell´Ingegneria dei tessuti, e uno tra i più importanti ricercatori italiani di questa interessante branca della biotecnologia che, già adesso, sta rivoluzionando la chirurgia tradizionale rispetto a come siamo abituati a conoscerla. Il fatto che Ranieri Cancedda sia presidente della società scientifica che riunisce i ricercatori europei di questo settore non è un caso isolato. L´Italia vanta infatti oltre a lui un numero significativo di ricercatori di alto livello nel campo dell´ingegneria dei tessuti e una realtà industriale impegnata nella produzione delle "impalcature" su cui far crescere i tessuti, riconosciuta come tra le più importanti in Europa. Alla ricostruzione di cartilagine e osso lavora proprio Cancedda a Genova dopo essersi per lungo tempo occupato della pelle umana. Attivo con il suo laboratorio all´interno di un centro per la cura dei tumori (l´IST di Genova), da sempre Cancedda ha mostrato una spiccata sensibilità di clinico per il drammatico bisognio di tessuti da utilizzare nella chirurgia ricostruttiva su questi pazienti spesso "consumati" dalla malattia; facendo crescere le competenze del centro relativamente alla ricostruzione della pelle e di altri epiteli umani come quello del cavo orale, dell´uretra e della cornea e offrendo un fondamentale supporto ai chirurghi impegnati in prima linea nella lotta al cancro. Oggi il suo lavoro è incentrato nello studio dei meccanismi cellulari e molecolari che controllano il differenziamento cellulare e la formazione dei tessuti delle ossa e delle cartilagini sia durante lo sviluppo embrionale, quando proprio i tessuti "nascono", sia quando a seguito di una lesione nuovi tessuti spontaneamente si formano andando a riparare quelli vecchi. La comprensione di questi processi è fondamentale per perfezionare le tecniche di coltura di questi tessuti e indirizzare la riproduzione delle cellule prelevate dal paziente, ma anche per favorire, una volta reimpiantati dal chirurgo, i processi del formarsi di nuovi vasi sanguinei che vadano a nutrirli. Cancedda ha messo a punto un sistema estremamente promettente per far riprodurre cellule del midollo osseo, che contengono i progenitori di tutti i tessuti connettivi, e a preservare la loro capacità di dare origine a osso e cartilagine, impiantandole su "impalcature" microporose di spugna e corallo che si disintegrano man mano che le cellule crescono e lo rimpiazzano. Sistema che, in parallelo con gli altri in fase di sviluppo nel mondo, sarà alla base della rinnovata chirurgia ossea dei prossimi anni. Inoltre, sulla base di queste stesse ricerche ha portato avanti anche studi sulla coltivazione in vitro dei tessuti per utilizzarli in sostituzione dei volontari umani negli studi farmacologici finalizzati ad esempio a verificare l´efficacia o la tossicità di un nuovo farmaco. In parallelo con gli altri ricercatori di tutto il mondo impegnati nell´Ingegneria dei tessuti, gli sforzi di Cancedda e del suo gruppo sono volti a perfezionare la comprensione e la gestione del processo di coltivazione, e dell´individuazione dei materiali più adatti e riassorbibili dall´organismo per le impalcature, per fornire ai chirurghi un´altra tessera del grande mosaico che sta disegnando la rivoluzione delle tecniche operatorie di intervento. BIOGRAFIA: Ranieri Cancedda è nato a Genova nel 1945. Nella stessa città si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1969, dopo essere stato dal 1964 Studente interno del dipartimento di Biochimica. Dal 1969 al 1971 è stato Assitente sempre presso lo stesso dipartimento e dal 1970 al 1971 Visiting Research Yellow presso il Dipartimento di Ematologia dell´Università nigeriana di Ibadan. Dal 1972 al 1974, negli Stati Uniti, presso il dipartimento di Microbiologia della facoltà di Medicina della Washington University, ha ricoperto il ruolo di Research Associate. A cavallo di questa esperienza, nel 1973, e sino al 1980 è stato Assistente al II Istituto di Biochimica della II Facoltà di Medicina dell´Università di Napoli. Dal 1974 al 1980 è stato professore incaricato di Biologia Generale presso la stessa Università. In questo periodo, tra il 1977 e il 1978 è stato anche Visiting Scientist presso il Roche Institute of Molecular Biology, negli Stati Uniti (New Jersey). Divenuto Professore Associato di Biologia Generale pressola II facoltà di Medicina dell´Università di Napoli nel 1980, è rimasto in questa sede sino al 1984, ricoprendovi anche negli anni 1983-1984 il ruolo di Direttore del Dipartimento di Biochimica Cellulare e Molecolare. Dal 1984 è rientrato nella sua città natale, Genova, in qualità di Direttore del Laboratorio di Differenziamento Cellulare dell´Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST), carica che tutt´ora ricopre. Presso l´università di Genova ha tenuto dal 1986 al 1994 come Ordinario la cattedra di Biologia Generale e dal 1994 ad oggi quella di Biologia Cellulare. Parallelamente, dal 1994 ad oggi è stato componente del Consiglio scientifico ristretto del Centro di Biotecnologie Avanzate (CBA) di Genova, Coordinatore del Dipartimento di Biotecnologie in Oncologia dell´Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova, Istituto di cui dal gennaio 2001 è Vice direttore scientifico. E ancora, nell´ambito delle numerose società scientifiche di cui fa parte, dal 1990 al 1992 è stato Presidente della Associazione Italiana di Biologia cellulare e del differenziamento, e dal maggio 2000 ad oggi Presidente della European Tissue Engineering Society.Foto e approfondimento su Ranieri Cancedda prese da www.biotecnologia.it
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