Inserita in Cronaca il 05/11/2015
da Umberto Crispo
"LIBERI DI STUDIARE", UDU E RETE DEGLI STUDENTI CONTRO LE POLITICHE SU ISTRUZIONE E FORMAZIONE UNIVERSITARIA IN VISTA DEL 17 NOVEMBRE
Studenti medi e universitari al fianco per denunciare le disuguaglianze del sistema scolastico e degli atenei. L´UDU Palermo - Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi Sicilia esporranno nel primo pomeriggio di Giovedì 5 Novembre (ore14:15), davanti alla sede della Presidenza della Regione a Palazzo d´Orleans, uno striscione dal titolo "Liberi di studiare". L´iniziativa dà il via ad una campagna di mobilitazione in vista del 17 Novembre, giornata internazionale dello studente, con cui le due associazioni vogliono riaffermare l´importanza dell´istruzione come strumento di lotta alle disuguaglianze sociali. Le iniziative in vista del 17 Novembre, giornata in cui da decenni si commemora l´eccidio di professori cecoslovacchi da parte delle truppe naziste, sono promosse nell´ambito di una campagna europea promossa dall´OBESSU e dell’ESU, associazioni studentesche rappresentative al livello europeo. "Siamo la regione in cui le disuguaglianze sociali sono una realtà con cui troppo spesso si impara a convivere - commenta Angelo Nuzzo, Coordinatore dell´UDU Palermo, che prosegue - il sistema dell´istruzione scoltastica come quello universitario non possono permettersi l´immobilismo attuale che vanifica qualsiasi ruolo di livellatore sociale che è affidato dalla nostra Costituzione alla cultura e alla formazione". "Il nuovo calcolo dell´ISEE ha abbattuto del 35% la platea di studenti idonei alla borsa di studio e la mancanza di investimenti minimi da parte della Regione in tema di orientamento non fanno altro che aggravare i fenomeni di abbandono scolastico e mancata iscrizione all´università che già ci vedevano agli ultimi posti tra i territori di tutta Europa" aggiunge Andrea Manerchia, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi. "Quella di oggi - dichiarano gli studenti - è solo la prima di una serie di iniziative che metteremo in campo da qui alla fine dell´anno per denunciare tutte le storture delle politiche nazionali e locali in tema d´istruzione e di Diritto allo Studio. E´ necessario ricominciare ad investire in maniera seria per non compromettere il futuro di milioni di giovani in formazione e, con loro, del nostro stesso Paese. E´ necessario ripartire da Scuola e Università per costruire le basi di un futuro di sviluppo e uguaglianza".Foto presa da www.ilverrocchio.net
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