Inserita in Salute il 01/07/2013
da redazione
Un avatar come aiuto per perdere peso
La realtà virtuale in aiuto di chi ha problemi con la bilancia. Grazie alla simulazione di scenari quotidiani in cui le persone in sovrappeso possono interagire con molto realismo: dal camminare su un tapis roulant a recarsi al supermarket per acquistare unicamente cibo sano.
Imparando così a modificare le cattive abitudini. Dopo quattro settimane di rieducazione con l´aiuto dell’avatar si può arrivare a perdere 1,5 chili.
È lo studio, frutto della collaborazione Usa-Italia, messo a punto da Melissa Napolitano della George Washington University con l´aiuto di Antonio Giordano e Giuseppe Russo dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia (Usa), insieme agli scienziati della Temple University (Usa), pubblicato sulla rivista ´Journal of Diabetes Science and Technology´.
La ricerca pilota punta ora ad usare la tecnologia virtuale per creare un programma, a lungo termine, in grado di aiutare le persona a perdere peso.
«Oltre il 60% degli americani - avvertono Giordano e Russo - sono in sovrappeso oppure obesi. E perdere peso o mantenersi in linea è molto difficile.
In questo lavoro abbiamo ricreato diverse ambientazioni virtuali, registrate poi su un dvd, nelle quali un ´avatar´, rappresentato da una donna in sovrappeso, si trova a vivere situazioni quotidiane ´virtuosè rispetto agli stili di vita sbagliati».
«Il dvd - precisano i ricercatori - è stato poi fatto vedere per quattro settimane ad un gruppo di otto donne con girovita abbondante. La simulazione virtuale si è dimostrata d´aiuto per far cambiare le abitudini e gli stili di vita, dopo quattro settimana i partecipanti hanno perso fino ad 1,5 chili».
«Il peso perso dalle donne è una quantità abbastanza in linea con i piani di dieta tradizionale - afferma Napolitano - la ricerca suggerisce che questo tipo di approccio potrebbe aprire nuovi scenari per migliorare i comportamenti alimentari delle persone.
Tuttavia i ricercatori sperano l’avatar del programma possa essere incisivo sulla bilancia anche nel lungo periodo, agendo proprio sulle abitudini di vita poco virtuose.
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