Inserita in Cultura il 26/10/2015
da REDAZIONE REGIONALE
´IL MIRACOLO DI SANT’ISIDORO AGRICOLA´ DI MATTIA STOMER A MILANO IN TRASFERTA
Grande successo di pubblico al padiglione Eataly ad Expo 2015, per la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa culturale organizzata dall’azienda Enersystems di Caccamo in collaborazione con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, venerdì 23 ottobre, per illustrare i dettagli della trasferta a Milano de “IL MIRACOLO DI SANT’ISIDORO AGRICOLA”, opera di grandissimo valore storico e culturale dell’artista olandese Mattia Stomer, sponsorizzata dal “nuovo mecenatismo” della famiglia Scimeca di Caccamo. E proprio durante la conferenza stampa di venerdì, Sgarbi ha annunciato che la mostra "Il Tesoro d´Italia" da lui curata e nell’ambito della quale spicca l’imponente opera di Stomer, originariamente custodita nella chiesa Madre di Caccamo, andra´ al Giubileo voluto da Papa Francesco. Al tavolo dei relatori, oltre a Sgarbi e a Nino Scimeca, dell’azienda Enersystems, che si occupa di fotovoltaico residenziale, anche padre Giuseppe Calderone, arciprete della Chiesa Madre di Caccamo, e tra il pubblico, appassionati d´arte, addetti ai lavori, visitatori della stessa mostra che raggruppa 200 capolavori dell´arte italiana suddividendoli per regioni, dal Nord al Sud Italia, ed estimatori dell´impegno culturale attuato dall´azienda di Caccamo, appositamente giunti dalla Sicilia per seguire l’evento. “Come azienda siciliana impegnata nel solare fotovoltaico residenziale - dice Nino Scimeca di Enersystems - siamo orgogliosi di aver contribuito a rendere visibile in Italia e nel mondo un frammento dell’immenso patrimonio artistico della nostra isola: crediamo che l’arte, come l’energia rinnovabile, rappresenti una fonte infinita e sostenibile di energia pulita, che alimenta cultura e idee, generando così futuro e progresso. Abbiamo finanziato l’iniziativa affinché venisse riconosciuto diritto di cittadinanza nazionale e internazionale al patrimonio artistico della città di Caccamo, denominata dallo storico Inveges “La Cartagine siciliana”, che per la prima volta esce finalmente dai margini ristretti di un provincialismo esiziale".
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