Inserita in Cronaca il 23/01/2013
da redazione
Ponte sullo Stretto: l’Ars dice no
Dopo il lungo dibattito che ha animato sala d'Ercole, l'Assemblea regionale siciliana ha approvato una mozione che impegna il governo della Regione "a porre in essere tutte le iniziative volte alla revoca in via definitiva del progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e alla contestuale destinazione delle somme ad infrastrutture che valorizzino il territorio siciliano e che siano volano per lo sviluppo e la sostenibilità del nostro territorio".
"Accogliamo con soddisfazione il voto dell'Ars che ribadisce il fatto che la Sicilia non ha bisogno di progetti faraonici, inutili e dannosi. Secondo i sostenitori del ponte, questa infrastruttura sarebbe stata essenziale per completare il corridoio Berlino-Palermo. Peccato che, negli ultimi decenni, e' cambiato radicalmente il modo in cui gli uomini si muovono: ha prevalso la variabile tempo".
Lo ha detto Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia, commentando l'approvazione della mozione all'Assemblea regionale siciliana per la revoca definitiva del progetto di costruzione del ponte sullo Stretto.
"E ancora, chi puo' essere davvero convinto - ha aggiunto - che nel terzo millennio per spostare merci e persone dal Nord Europa si debba puntare ancora sulla gomma? Per il futuro sara' piu' conveniente spostare le merci via nave e gli uomini si sposteranno, per i tragitti medio lunghi, prevalentemente in aereo, tendenza peraltro in corso da due decenni. Il ponte sullo Stretto e' stato solo, fino ad oggi, una gigantesca occasione di spreco di denaro pubblico. Speriamo - conclude Fontana - che il voto di oggi faccia calare il sipario su questa sciagurata idea".
“Senza Ponte siamo fuori dalla competizione, dai mercati e dall’Europa. Ritengo non ci possa essere una sola motivazione valida per dire no ad un opera che ha ottenuto il via libera dai massimi organismi statali: Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Anas, Ferrovie dello Stato, CIPE”.
Queste la dichiarazione, invece, del Deputato regionale messinese del PdL, On. Nino Germanà, nel suo intervento a Sala d’Ercole durante la discussione sulla mozione Ponte sullo Stretto di Messina.
“Dopo aver bandito una gara internazionale, oltre a perdere di credibilità - continua il Parlamentare - nel caso di rescissione di contratto pagheremmo una penale di un miliardo di euro, a fronte di due miliardi di investimento. Inoltre, per quanto riguarda la logistica integrata, mentre gli altri stati a noi vicini si stanno organizzando con il progetto Ferrmed per attrarre i flussi di merci che entrano dal canale di Suez e che porterebbero ricchezza e lavoro, noi resteremmo indietro ma ci consoleremo col fatto che gli uccelli migratori e i delfini non avranno cambiato le loro rotte”.
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