Inserita in Cronaca il 27/06/2013
da redazione
Alcamo:disperato un lavoratore della formazione si impicca
Mentre l’inchiesta sulla formazione siciliana si allarga a macchia d’olio, nel trapanese, ad Alcamo, poche ore fa un lavoratore si è tolto la vita.
Quei debiti che gli toglievano il respiro, alla fine gli si sono stretti intorno al collo con un cappio fino a rubargli l’ultimo.
Non ha trovato altra via d’uscita e s’è impiccato. Lo hanno trovato a penzoloni con un cappio intorno al collo.
Debiti su debiti accumulati per via di uno scandalo che la classe politica siciliana ha portato all’estremo. Diciotto mesi. E’ questo per alcuni di questi lavoratori del settore, il tempo d’attesa di uno stipendio. Ma la vita di un’intera famiglia non si può bloccare per oltre un anno.
Ci si mette in attesa tra questa e l’altra promessa di pagamento. Soldi che devono essere sbloccati e che continuano a non arrivare e la gente s’ammazza. Questo è l’ennesimo suicidio quest’anno ma non riguarda la crisi. Riguarda uno scandalo del quale i lavoratori della formazione sono innocenti.
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Commenti |
28/06/2013 - Che dire, Storia di un onesto lavoratore tartassato dai debiti e dalla cialtroneria arrogante e maffiosa della politica e della burocrazia regionale o più semplicemente insensibilità e strafottenza dell Governo Crocetta? Una cosa è sicura, un onesto padre di famiglia cittadino e lavoratore vittima della debolezza psicologica tragicamente decide di porre fine alla propria disperazione, azione forte e decisa che porta ancora più a fondo la propria famiglia. Crocetta & CO. SVEGLIATEVI (Lillo) |
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