Inserita in Cronaca il 25/06/2013
da redazione
Al via i campi di volontariato Legambiente
Lo scorso 21 giugno si è dato il via al consueto appuntamento con i campi di volontariato di Legambiente alle Isole Egadi, realizzati con il supporto dell’area marina protetta. Quest’anno saranno ben cinque i campi previsti a cui parteciperanno volontari di diverse fasce d’età, provenienti da tutta Italia.
Accanto ai campi finalizzati al ripristino di sentieri abbandonati, alla valorizzazione dei beni culturali e alla pulizia delle coste, che negli anni passati hanno riscosso grande apprezzamento sia tra i partecipanti che tra la popolazione locale, la novità di quest’anno sono due campi di snorkeling, finalizzati al monitoraggio della flora e della fauna marina, con particolare attenzione alle popolazioni di ricci di mare, Paracentrotus lividus, ancora oggi, purtroppo, oggetto del prelievo illegale da parte dei bracconieri.
Nel pomeriggio di ieri i volontari si sono cimentati nella pulizia dei fondali del Marasolo, raccogliendo alcuni sacchi di rifiuti, prevalentemente plastica, e alcuni copertoni. E da oggi si parte con il monitoraggio, cominciando da uno dei luoghi più suggestivi di Favignana, Cala Rotonda.
“ Ringraziamo i volontari che, con grande spirito di adattamento, si cimentano in questa esperienza – commenta Linda Guarino, presidente del circolo- regalando alle nostre isole una testimonianza di grande amore e rispetto della natura”. “ Si ringraziano inoltre, il Comune di Favignana e l’Area Marina Protetta Isole Egadi, senza il cui supporto non sarebbe stata possibile la realizzazione dei campi”.
E nel fine settimana si è svolto, a Favignana, un incontro nazionale di formazione per educatori di Legambiente sull´uso della LIM nella didattica. Il corso ha visto la partecipazione di 10 corsisti, provenienti da tutta la Sicilia.
“Un uso consapevole della lavagna interattiva, sempre più presente nelle aule scolastiche- commenta Linda Guarino- può diventare una occasione per riflettere sulle pratiche didattiche quotidiane e, attraverso un ripensamento complessivo dell´ambiente di apprendimento, rendere la classe un ambiente inclusivo”.
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