Inserita in Nera il 21/06/2013
da redazione
I legali di d´Alì chiedono la sua assoluzione perchè ´il fatto non sussiste´
Riceviamo e pubblichiamo:
Non hanno dubbi gli avv.ti Gino Bosco e Stefano Pellegrino, legali del Sen. Antonio D’Alì, ed oggi in aula nel corso della arringa dinanzi al GUP Giovanni Francolini hanno potuto finalmente esporre fatti, verita´ e riscontri raccolti dalla difesa che documentano la totale inesistenza di prove nell´accusa.
“Assoluzione perchè il fatto non sussiste”: questa è la richiesta già preannunciata dai due difensori del Sen. D’Alì a smentita della richiesta di condanna, formulata nella precedente udienza, dai Pubblici Ministeri.
Quello ascoltato nel corso dell’udienza è stato un“attacco frontale al debole quadro probatorio dell’accusa”, demolitorio punto su punto di tutte le suggestioni indotte da altrui illazioni.
“documentazione di fatti concreti” e “riscontri positivi” ha voluto ancora una volta sottolineare nel corso dell’intervento in aula, l’avv.to Gino Bosco. “Una documentazione che comprova l’esclusione di qualsivoglia addebito di reato nei confronti del nostro assistito , il Sen. Antonio D’Alì, a conferma che giammai ha tenuto alcuna condotta di qualsivoglia agevolazione di Cosa nostra”.
Dalla Caserma di San Vito Lo Capo, scelta dai carabinieri anche sulla base dei solleciti e delle certificazioni antimafia rilasciate a Birrittella dalla prefettura anche all´epoca della reggenza del prefetto Sodano, alla vendita della Calcestruzzi Ericina (proposta dallo stesso agli imprenditori locali !) e poi fornitrice pressoch´ esclusiva di cemento per i lavori dell’America’s Cup (altro che boicottata!), dal trasferimento in perfetta regolarità dell’allora Pref. Fulvio Sodano seguito da una ancor piu´ efficace azione di rilascio forzato dei beni confiscati da parte del prefetto Finazzo, alla aggiudicazione di gare per i lavori al porto di Trapani in occasione dell´America’s Cup per la quale si dimostra la assoluta estraneità del Senatore d´ALI´, dalla effettiva vendita dei terreni agricoli di cda. Zangara, alle presunte interferenze sulla nomina della commissione aggiudicatrice dei lavori della Funivia di Erice nominata dalla Provincia nei tempi di forte conflittualità politica e personale con l’amministrazione Adamo, alla ormai delineata anche in sede giudiziale estraneità al caso Cosa Nostra Resort e così via. Nulla di quanto contestato al Sen. D’Alì per cercare di supportare l´accusa è stata tralasciato e non smentito dai legali !
L’udienza proseguirà il prossimo 5 luglio con la fine dell´intervento dell’avv. Gino Bosco e l’intervento dell’avv. Pellegrino, poi le conclusioni della difesa.
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Commenti |
21/06/2013 - senza entrare nel merito della vicenda, che non posso conoscere se non attraverso la stampa, mi chiedo se ho letto un´articolo di giornale o un comunicato degli avvocati del senatore. In tal ultimo caso, per correttezza si dovrebbe esplicitarlo... (peppe) |
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