Inserita in Politica il 17/09/2015
da REDAZIONE REGIONALE
TRANI – LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE CONTRO L’ILLEGALITÀ ISTITUZIONALIZZATA
I Comuni proprietari di alcuni cani ospitati nel Dog’s Hostel di Trani cercano di perseverare nell’illegalità. LNDC si oppone e ottiene i primi importanti risultati.
È una storia di ordinaria inciviltà e illegalità quella del Dog’s Hostel di Trani. Dopo il sequestro per gravi maltrattamenti effettuato circa due anni fa, i cani furono affidati a Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ha provveduto a trovare a molti di loro una idonea sistemazione. Quelli rimasti nella struttura di Trani, invece, sono stati accuditi per tutto questo tempo dai volontari locali di LNDC che hanno impiegato tutte le loro energie per rimettere in sesto questi poveri animali sia da un punto di vista fisico sia psicologico, essendo reduci da anni di maltrattamenti. Recentemente, stante l’inidoneità strutturale del Dog’s Hostel, si è reso non più differibile l’ordine di trasferimento dei cani presso altre strutture idonee, ma i Comuni di San Ferdinando di Puglia, Minervino e Spinazzola, proprietari di alcuni dei cani ancora ospitati nella struttura pugliese, sembrano voler perseverare nell´inciviltà e nell´illegalità.
Michele Lamacchia, Sindaco di San Ferdinando di Puglia, ha infatti emesso un’ordinanza per la reimmissione sul territorio dei 14 cani di sua proprietà che attualmente sono ancora nel Dog’s Hostel. Un provvedimento palesemente scellerato da un punto di vista logico, poiché appare evidente che dei cani che hanno vissuto in canile per anni non sono abituati alla vita di strada e, oltre alle conseguenze negative per i cani stessi, incapaci persino di procurarsi cibo, c’è da sottolineare che la loro reimmissione sul territorio comunale potrebbe rappresentare un pericolo anche per la circolazione stradale. Infatti, come sottolineato dal servizio veterinario della ASL BAT, questa soluzione è prevista solo per i cani vaganti catturati e portati nei canili unicamente per il breve tempo destinato alle profilassi. Dopo gli anni di maltrattamenti subiti, quindi, questi cani rischiano ora di essere le vittime un altro reato, l’abbandono, perpetrato dalle istituzioni.
Per quanto riguarda i cani appartenenti ai Comuni di Minervino e Spinazzola, LNDC ha inviato ai rispettivi sindaci una proposta di convenzione per il loro accudimento e mantenimento in una struttura autorizzata a Tricase (LE), peraltro dando garanzia di dimezzare il numero dei cani di loro proprietà ospitati in canile entro un anno attraverso massicce campagne di adozione responsabile e tale proposta ha avuto il parere positivo della ASL BAT e del Ministero della Salute. Tuttavia, l’Associazione è venuta a conoscenza del fatto che il Comune di Minervino avrebbe stipulato un contratto per trasferire i suoi cani presso un “mega” canile in Basilicata, già oggetto di forti polemiche nel 2013. Una decisione incomprensibile dato che il canile lucano applica tariffe decisamente più alte di quelle proposte dalla struttura di Tricase e non dà garanzie circa l’adozione dei cani, mettendo quindi il Comune nella condizione di spendere molto di più e per molto più tempo. Nondimeno, il provvedimento andrebbe anch’esso in contrasto con la L.R. 12/1995 che pone il divieto di trasferire animali in strutture ubicate fuori regione.
Piera Rosati, Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ha scritto nei giorni scorsi un’ennesima lettera al Dott. Marcello Catalano, sostituto procuratore di Trani, esprimendo tutto il suo sconcerto per i suddetti provvedimenti che non solo non tutelano gli animali ma vanno evidentemente in contrasto con le norme regionali e nazionali e invitandolo a ripristinare la legalità. La Presidente afferma “L’Associazione che presiedo si è posta come fine principale quello di dare un contributo essenziale affinché vi sia un cambio di rotta, di mentalità e di modo di operare in materia di randagismo e anche in questa sede si spenderà in tutti i modi consentiti per fare affermare la legalità e la ragionevolezza, anche impugnando davanti al TAR la delibera del Comune di San Ferdinando e ogni atto illegittimo che verrà ravvisato nella procedure di invio degli animali fuori Regione”. I primi risultati sono arrivati immediatamente: il 14 settembre scorso il Dott. Catalano ha disposto la sospensione temporanea della procedura relativa alla reimmissione sul territorio dei cani di San Ferdinando, al fine di tutelare il benessere degli animali. Nella giornata di ieri, Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha depositato ricorso al TAR di Bari contro la predetta ordinanza, chiedendone la sospensione urgente. Il TAR Bari ha immediatamente emanato un decreto cautelare con il quale ha sospeso l’esecuzione dell’ordinanza del Sindaco di San Ferdinando di Puglia, ravvisando la fondatezza dei motivi esposti da LNDC a mezzo del suo avvocato Michele Pezone e la situazione di pericolo che poteva verificarsi in caso di esecuzione dell’ordinanza stessa.
Si tratta di importanti vittorie per Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che continuerà nella sua battaglia finché non sarà assicurato un futuro migliore a tutti i cani ancora ospitati nel Dog’s Hostel.
16 settembre 2015
Fonte Lega del Cane
Lega Nazionale per la Difesa del Cane Ufficio Stampa
|
|
|
|
|
|
|