Inserita in Cronaca il 15/06/2013
da redazione
Maturità, il 40% degli studenti ha scelto per il saggio breve
Sarà il saggio breve la tipologia più gettonata per la prova di italiano che mercoledì darà il via all´esame di maturità edizione 2012-2013. Ben il 40% dei maturandi ha infatti deciso di affrontare questa tipologia. Questa, infatti, vince su tutte le altre, seguito a ruota dal partito degli indecisi.
Circa il 35% dei ragazzi afferma a Skuola.net di essere intenzionato a scegliere nel momento in cui si troverà di fronte alla prova. Il tema, sia esso storico o di attualità, verrà scelto solo da circa il 17% dei maturandi, mentre all´ultimo posto si piazza l´analisi del testo con solo l´8% delle preferenze. Dal sondaggio svolto da Skuola.net, emerge poi un «crollo di fiducia nei confronti del Totoesame».
Infatti solamente il 3% dei maturandi in questo momento ritiene che le previsioni siano affidabili, contro il 15% di appena due anni fa. È quanto emerge da una ricerca svolta da Skuola.net svolta nel mese di giugno e che ha coinvolto circa un migliaio di studenti, che fa seguito ad analoghe rilevazioni svolte negli anni passati.
Tuttavia, come spesso accade quando bisogna tentar la sorte, il 44% dei maturandi pur affermando di non credere alle previsioni del web, in questi giorni si prepara alla prima prova con un occhio al borsino degli autori. Infatti in questi casi «tentar non nuoce».
Continua comunque a impazzare sul web il totoesame Skuola.net scommette su Giuseppe Ungaretti per l´analisi del testo, Internet e la violenza sulle donne. Saba, Pavese, D´Annunzio sono solo alcuni degli autori presi inconsiderazione da altri siti per studenti che puntano anche sulla crisi economica, la strage di Nassirya e il disastro del Vajont. «Il totoesame - commenta Daniele Grassucci, Responsabile delle Relazioni esterne di Skuola.net - ormai è uno sport nazionale che aiuta ad avvicinarsi alla Maturità. Alla fine, per la legge dei grandi numeri, qualcuno azzeccherà le tracce.
Tuttavia, grazie alla storicità delle informazioni che vengono messe in rete, in realtà gli studenti hanno iniziato a capire che si tratta più di un divertimento che di uno strumento attendibile al 100%».
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