Inserita in Politica il 14/06/2013
da redazione
“Dal 21 giugno cambia tutto” Tranchida mette in allarme il PD
Il collegio dei Revisori dei conti, eletto fra le polemiche che hanno caratterizzato l’ultima seduta di consiglio comunale, s’è insediato ufficialmente ieri mattina.
Si tratta, come anticipato ieri, di Francesco Palermo, (nato il 27/07/1963), iscritto all’Albo Unico dei Dottori Commercialisti e Esperti contabili di Trapani; Alessandro Esposito (nato il 18/04/1968), iscritto all’Albo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Trapani, e di Francesco Murana (nato il 18/05/1973), iscritto al Registro dei Revisori dei Conti al e all’Albo dei Dottori Commercialisti e Esperti contabili di Trapani. I tre professionisti si sono insediati alla presenza del sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, del presidente del consiglio comunale Ninni Romano e del dirigente dei Servizi Finanziari dell’Ente Comune.
Ieri mattina, in aula, dove è tornato a riunirsi il consiglio comunale, i presenti hanno dato vita ad uno dei dibattiti più infuocati della seconda legislatura Tranchida. L’aria di guerra fratricida all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco ha messo ancora una volta una contro l’altro i consiglieri del “Movimento Erice che vogliamo” e quelli del Partito Democratico. Valeria Ciaravino e Gianrosario Simonte, per ora, sembrano essere i capri espiatori di una crisi di maggioranza latente che sta diventando sempre più palese al punto da far dire al sindaco Tranchida, anche ieri presente in aula, che “dal 21 giugno in poi cambierà tutto”.
Cosa avrà voluto dire, il sindaco, non l’ha specificato ma in aula quasi tutti hanno letto, fra le parole, la frase “rimpasto di giunta”.
E’ arrivato il tempo di cambiare qualcosa all’interno degli assessori indicati dal Partito Democratico?
Tutto questo, però, mentre in aula si scatenava il putiferio con la richiesta di scuse ufficiali avanzata dal gruppo “Erice che vogliamo” all’indirizzo della consigliera Valeria Ciaravino colpevole di avere gettato discredito sull’operato del sindaco e di avere messo in bilico i rapporti all’interno della maggioranza.
Ma era la Ciaravino, in un certo senso, a dovere pretendere delle scuse per essere stata etichettata come “mente bacata” dal primo cittadino in relazione alle contestazione che aveva avanzato sul provvedimento che aumenta da 20mila a 40mila euro e l’affidamento diretto degli incarichi professionali per attività di studio, progettazione, direzione dei lavori, tanto voluto dal sindaco. Ieri la giornata è stata praticamente incentrata quasi esclusivamente sulle divergenze tutte interne alla maggioranza e sullo scontro Tranchida-Ciaravino culminato, roba da non credersi, sulla corretta interpretazione della frase “mente bacata”, con tanto di dizionari a portata di mano.
Dall’opposizione, intanto, fanno i cinesi e aspettano che il cadavere del nemico passi sotto la sponda del fiume dove si sono sistemati. Fiume che potrebbe portare, come nel caso dell’intesa sul Collegio dei Revisori dei Conti, ad una collaborazione ufficiale.
Oggi il consiglio torna a riunirsi per affrontare il tema dei parcheggi e delle cosiddette strisce blu.
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