Inserita in Cronaca il 13/06/2013
da redazione
AIBI: cala il numero delle adozioni internazionali, serve riforma
Cala vertiginosamente il numero delle adozioni internazionali. Lancia l´allarme Marco Griffini, presidente dell´associazione Amici dei Bambini, per il quale «si è creato un clima pessimistico che spaventa e sfiducia le coppie che intendono adottare un bambino abbandonato». Nel 2006 i decreti pervenuti al Cai (Commissione per le adozioni internazionali) erano stati 6.237, fino al crollo del 2009 quando sono stati 4509 (con un crollo del 10% annuo) fino a scendere nel 2012 a 4000.
«Una erosione inesorabile - spiega all´Adnkronos Griffini - che potrebbe portare, senza interventi correttivi, alla fine inevitabile delle adozioni internazionali, non per mancanza di bambini, ma di coppie che li vogliono adottare».
Ecco perchè, l´associazione Amici dei Bambini, propone una riforma delle adozioni internazionali che vada «verso una nuova cultura dell´accoglienza», una «riforma di legge che apra il dibattito parlamentare sulla questione e rimetta in discussione alcuni punti fondamentali come: i costi dell´adozione, la gestione non più affidata ai tribunali dei minori e prevedere un percorso di accompagnamento delle famiglie attraverso una presa in carico dai servizi territoriali»Il trend di diminuzione è vistoso, secondo il presidente, anche nel numero delle adozioni concluse e del numero di bambini adottati: negli anni 2011-2012, si è registrato un calo delle adozioni da 3.154 a 2,469 (meno 21.7%), e una decrescita dei minori adottati da 4.022 a 3.106 (meno 22.8%).
Il motivo, secondo Griffini, è da ricondurre «al modo diverso di concepire le adozioni da parte degli operatori dei servizi e dei tribunali dei minori, a cui è affidata la gestione delle adozioni internazionali». L´adozione «non è considerata una risorsa. Si è creato un clima pessimistico che spaventa le coppie nel percorso adottivo fino a rinuncia prima ancora di iniziare». La paura spaventa prima ancora del problema economico che, rimarca Griffini, «si è venuto a creare solo negli ultimi mesi». Adottare un bambino costa da 15mila a 30 mila euro.
Il costo «riguarda sia le pratiche burocratiche che le permanenze lunghe nei paesi di residenza del bambino». In alcuni paesi «si si è obbligati a pagare quelli che noi definiamo i ´professionisti dell´adozionè, destinatari di parcelle salatissime». Bisogna «ridare speranza alle coppie italiane che vogliono adottare un figlio, l´adozione è una cosa naturale. C´è un bambino abbandonato e una coppia naturale pronta ad accoglierlo - conclude Griffini - è necessario però farli incontrare e supportarli».
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Commenti |
17/06/2013 - Fino a quando gli istituti italiani avranno profitti sul numero dei loro "ospiti" le adozioni saranno bloccate.Ila lobby delle adozioni per paganti è più forte che mai. (Dottor Floyd) |
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