Inserita in Un caffè con... il 13/06/2013
da redazione
Tanto va la gatta al largo
Siamo in periodo di “grandi intese” non solo a livello nazionale ma, praticamente, un po’ dappertutto. Queste ultime, appena trascorse, elezioni amministrative ne sono state l’ennesimo esempio.
Tranne che in pochissimi casi dove erano ben evidenti le matrici ideologiche (se ancora questo termine, in politica, ha un senso) delle compagini che si sono presentate al vaglio dell’elettorato, un po’ dappertutto abbiamo assistito a prove tecniche di trasmissione su come si sta evolvendo l’idea di politica in Italia.
L’operazione “grandi intese” sta riguardando anche i Comuni dove i cittadini non sono stati chiamati al voto. Gli ultimi esempi sono Trapani ed Erice.
A Trapani il sindaco Damiano, non avendo ottenuto una maggioranza numerica in aula consiliare, quand’è stato eletto, sta provando (e mi sembra che ci stia riuscendo) a raggruppare attorno a sè quelle forze politiche che lo avevano contrastato durante la campagna elettorale e durante i primi mesi di suo mandato. Ad Erice, su diretta ammissione dello stesso primo cittadino, sta avvenendo la stessa cosa. E’ il periodo, evidentemente.
Grandi intese, grandi revisioni, grandi accozzaglie. Funzionassero, almeno... L’impressione è che quelli che hanno perso stiano cercando di riorganizzarsi come meglio possono... e che quelli che hanno vinto non sanno come fare ad andare avanti. Senza inciuci, quanto meno.
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Commenti |
17/06/2013 - Sì, ma in questo caso trattasi di gioco di parole sulle grandi intese, quindi (Nicola) |
13/06/2013 - ma il proverbio non finiva con lardo..... (vito) |
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